Veronica Pappolla
Cittadino
Italy
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Inserito - 16/05/2009 : 16:44:15
Nessuno credeva in noi, né la stampa, né i miei genitori, né sua madre, eppure il nostro amore ha continuato a crescere, due persone distanti, e non dico geograficamente...due persone diverse, uno, uomo di carriera con sulle spalle l'azienda di famiglia, l'altra... una ragazzina piena di sogni e un presente pieno di fantasia. Il destino li ha fatti scontrare in una strada affollata, un incidente, un caso eppure di lì è scoppiato prima l'adorazione, successivamente l'odio e il rancore infine...l'amore. Quell'angelo che mi aveva investito, mi cambiò la vita, proprio come io feci conoscere a quell'angelo lussurioso l'amore. A stenti e con colpi di scena la nostra storia d'amore avanzava. Lui, Elski, un esponente della famiglia Nardelli, paparazzato di giorno e notte, tra gelosie e ostacoli materni, lei, Anastasia, impacciata tra le sue prime volte, una grinta da invidia e una suocera che la voleva allontanare dal figlio perchè troppo “popolare”. Un amore tra due poli opposti, una unione tra anime gemelle e una crudele separazione. Il nostro amore dopo la separazione è durato, anzi posso dire consolidato, ma la distanza tra Elski e me era troppa, il mio cuore si rallegrava ad ogni lettera, ad ogni messaggio, ad ogni chiamata e aspettava ansioso il suo ritorno, ogni volta più desideroso. Poi una richiesta: E’ molto difficile ma…bè si insomma volevo chiederti se per caso vorresti venire a vivere a Bergamo con me Una gioia immensa per il mio cuore, ma un dolore immenso per la mia coscienza. Come potevo dirgli di no? Il mio cuore sarebbe partito con lui anche in quel preciso istante ma... come potevo lasciare tutto, ultimo anno di scuola, amici, parenti... Qualcosa mi legava alla mia terra, e quel qualcosa mi tratteneva e mi faceva temere il cambiamento...poi l'estrema decisione, il ricordo di quel bacio rifiutato e di una promessa allontanata. - Non posso trasferirmi da te - - Aspetta, non dire così, io tornerò, te l’ho promesso, tornerò e finalmente potremo stare insieme - - No Elski, non c’è più bisogno che tu mi faccia promesse del genere… è meglio per entrambi, dimenticami e inizia una nuova vita… Si una nuova vita...una nuova vita senza la mia ombra, senza l'affanno di una promessa che non sarebbe riuscito a mantenere, senza menzogna e senza problemi. - Addio Elski - E fu così che lui mi vide allontanarmi dalla sua vita, un ultimo straziante bacio sulla fronte, uno sguardo colmo di tristezza e un rumore di motore.. Quando dissi che lo avrei aspettato ero sincera, anche in quel momento lo avrei voluto aspettare, ma non potevo vivere una vita in sospeso, una vita fatta di angoscia. Piangendo fiumi di lacrime guidai a mala pena fino a casa e distrutta continuai a piangere nel letto con affianco la mamma, le avevo raccontato tutto e nemmeno lei mi ha saputo dare una risposta sul mio interrogativo: avevo fatto bene? Il mio cuore era ferito, una ferita profonda lo attraversava da parte a parte, una ferita che io stessa avevo provocato, sapere che non avrei più rivisto Elski mi faceva stare tantissimo male, ma prima o poi avrei sicuramente incontrato qualcuno che mi avrebbe ridato il sorriso, ne ero convinta, la vita mi avrebbe ricompensato del dolore e del mio sacrificio. ************* Erano passati oramai ben cinque anni da quel giorno, non risentii mai più Anastasia ma ormai la sua immagine mi perseguitava, dopo la nostra separazione lei è diventata una grandissima scrittrice, tutto merito del lancio del suo primo libro effettuato dalla mia casa editrice. Ho provato a dimenticarla…ma non ci sono mai riuscito, prima di ricominciare con altre donne ho pianto a lungo da solo sul mio letto. Il mio cuore per la prima volta aveva conosciuto il dolore, l'abbandono, la solitudine più nera, mi dicevo che era meglio così, che io non ero alla sua altezza, era l'unica cosa che mi faceva stare meglio, che lei troverà qualcuno più adatto a starle affianco, qualcuno che la renderà più felice, e se lei era felice...anche io lo ero, Anastasia era intelligente, dotata di grandi qualità tra cui la gentilezza e la generosità, era anche ingenua e un po’ bambina e meritava un uomo che la proteggesse, un uomo che sapesse capirla e soprattutto qualcuno che le possa rimanere sempre affianco e io non avevo nessuno di quei requisiti.. Ma mi sbagliavo, mentivo a me stesso pur di poter andare avanti. Io sarei stato felice solo con lei tra le mie braccia. Grazie ai giornali scandalistici ero riuscito a sapere che anche lei tentò di rifarsi una vita, ma che anche per lei non era stato facile ricominciare. Dopo tanti tira e molla amorosi abbandonai la speranza. Quando morirò, pensavo, la gente parlerà di me come bellissimo e ricchissimo uomo dell’alta finanza morto da scapolo quando poteva avere tutte le donne che voleva, senza mai capire che l’unica che desideravo si trovava a centinaia di chilometri lontano da me. E così dopo tanti anni tornai. Ero di nuovo lì, libero di rimanere o partire di nuovo, avevo mantenuto la promessa, anche se lei, Anastasia, non era più lì ad aspettarmi. La situazione economica alla sede di Bergamo era migliorata, anzi andava alla grande. Gironzolai in macchina per la città e mi ritrovai stranamente in quella via in cui avevo incontrato per la prima volta Anastasia, lo stesso senso di marcia, casualmente anche dello stesso periodo, maggio. In quella via i ricordi si facevano più nitidi, sembravano vicini, ma erano solo frammenti di illusioni. Un passato che non poteva più tornare… Disperso tra i ricordi mi accorsi in ritardo che un pedone attraversava la strada all’improvviso. Un dejavu? Stesso periodo, stessa strada, stesso incidente…in quel momento pregai, “che sia un nuovo inizio?” Che io finalmente potevo dimenticare Anastasia? Speravo di aver messo sotto un'altra ragazza. Speravo di potermi innamorare di lei e che grazie a lei avrei scordato Anastasia. Mi alzai dalla macchina e chiamai un ambulanza, poi mi guardai intorno e vidi che il pedone non si era fatto male, in fondo andavo a passo d'uomo e mi ci era voluto pochissimo per frenare. Era una ragazza dai capelli lunghi e castani chiari, corpo snello e indossava una minigonna, si lamentava del forte dolore alla caviglia. Non le riuscii a vedere il viso poiché l’aveva coperto dai lunghi capelli. Mi avvicinai lentamente e quando sentii la sua voce il mio cuore sussultò e incominciò a battere all’impazzata…non era possibile…non in quel momento…pensai. Mi avvicinai ancora di più alla ragazza e quando vidi il suo viso mi inginocchiai a terra vicino a lei. Anastasia Ero emozionatissimo, era lei, ed ero contentissimo, era bellissimo rivederla, era cambiata parecchio, era diventata ancora più bella di prima. La guardai molto stupito, non avrei mai pensato di rincontrala così. Una volta è casualità, due.. - Certo che hai una strana attrazione per le ruote della mia macchina! – dissi per rompere il ghiaccio. Lei mi guardò agghiacciata, non sapeva che pensare, davanti ai suoi occhi dopo cinque anni di pene si ritrovava il suo ex ragazzo, quel primo amore che le aveva segnato il cuore e l'anima, quelle emozioni immortali le irrompevano la testa confuse e forti. Dopo lo stupore iniziale lei abbasso leggermente le palpebre, i suoi occhi incominciarono a bagnarsi e la sua vista a offuscarsi…in quel momento i ricordi attraversavano le nostre menti, ricordi belli, ricordi tristi, ricordi di baci, ricordi di passione, ricordi d’amore… I ricordi della nostra storia…Ci abbracciammo ed entrambi incominciammo a piangere. - Sei tornato! Sei tornato! - continuava a ripetermi tra singulti- Non ci posso credere, sei tornato! Sei tu…sei qui! – esclamò con gioia tra gemiti - Sì Anastasia, sono tornato per non andarmene più - l'assicurai. Ero emozionantissimo, il mio cuore traboccava di gioia, e un desiderio lo invase. Mi ricordai che lei aveva appena rotto con il suo nuovo ragazzo…io ero libero e stranamente mi ero portato quell’anello… Quel giorno, quando passai davanti a quella vetrina di gioielleria, comprai quell’anello che tanto mi attirava, non avrei mai immaginato che sarebbe successa una cosa del genere…ma adesso comprendevo quel mio presentimento…Cinque anni fa avevo paura di chiederglielo e quindi gli proposi un trasferimento, oggi dopo tanto tempo sono sicuro di quello che provo e nessuno potrà più fermarmi, nessuno potrà più separarci. Aprii la tasca del giubbotto e presi la scatola con l’anello. Quando Anastasia vide la scatola ebbe un sussulto e incominciò ad agitarsi, anche lei aveva intuito la mia proposta. Quando vide che dentro c’era un anello gli si riempirono gli occhi dalle lacrime. - Vuoi sposarmi? – le chiesi con tono tremante - Sì! - mi rispose determinata baciandomi - Lo voglio - ************* Tutti gli avvenimenti, sia belli che brutti, possono avere risvolti imprevisti, ogni cosa accade per un motivo già prefissato. Non si deve avere paura del cambiamento perché esso non è altro che l’evoluzione…se si cambia si cresce, se si cresce si vive! Io più chiunque posso affermare questo. Non tutte le disgrazie portano rovina e non tutte le felicità possono essere eterne e dietro alla tristezza ci sarà sempre qualcosa che riuscirà a ricompensarvi dei vostri sacrifici e delle vostre sofferenze.
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