Un giorno, mentre camminavo lungo il fiume, incontrai un vecchio.
Ero stanca, e non ricordavo neanche da quanto tempo stavo camminando.
Il vecchio aveva uno sguardo assorto nell’osservare il fiume e, ogni tanto, sorrideva per poi scurirsi, improvvisamente, dopo un battito di ciglia.
Sedeva su di una grande roccia levigata e il lento scorrere del fiume ai suoi piedi lo cullava dolcemente.
Incuriosita e stanca, sedetti accanto a lui e dissi: “È da molto che cammino e le mie gambe sono stanche, m’impongono di riposare.
È molto che riposi in questo luogo dal tuo cammino?”
All’udir tali parole egli si voltò.
Aveva un viso calmo e rilassato, lo sguardo pieno di pace, trasfigurante di calda luce.
Mi sorrise e disse: “È da tempo che ti aspetto! Seguo il tuo cammino da molto, guardandoti da lontano. Avvolte, quando incontravi degli ostacoli, ero colto dalla tentazione di venirti in soccorso, però ero certo che ce l’avresti fatta da sola, quindi, mi sono assiepato qui ad attenderti.
Sapevo che, ben presto, saresti giunta da me.”
Restai non poco stupita dalle parole che egli aveva appena pronunciato.
Chi era quel vecchio canuto con quella voce profonda e rassicurante che avevo seduto accanto?
Chiesi: “Come potevi seguirmi senza che mi accorgessi di ciò, visto che ho attraversato mari e distese desertiche ove non esistono luoghi per celarsi?”
Egli, calmo, disse sorridente: “Non pormi inutili domande poiché hai ben compreso chi son io.”
Così facendo, si voltò nuovamente a fissare il ceruleo ruscello.
Improvvisamente, sentii dentro di me, prima un profondo tumulto, poi una calda sensazione di benessere e beatitudine.
Avevo capito!
Egli si voltò nuovamente verso di me,sorrise.
Compresi che ero nuovamente pronta a riprendere il cammino, instillata di nuova forza e coraggio.
La speranza era tornata in questa stanca viandante.
Il viaggio doveva continuare.
Con la tristezza nel cuore, mi levai da quel luogo di ristoro per riprendere il cammino,
un passo dopo l’altro.
Addio, mio buon vecchio! Al prossimo incontro…