michael santher
Senatore
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Inserito - 31/10/2009 : 02:01:00
In vita i miei morti furono amo ed esca del destino nevrotico, li chiamò li sorteggiò li spedì vagarono foglie in tosse di vento sempre col cuore atterrito da miserie rapaci vissero aggrappati a code in minaccia di pennellarsi nel fango -Bizzarri agli occhi i respiri vedette di sciagure e rimedi piloti di cuori senza tracciati -Ora dormono in letti di marmo distanti con ognuno una scritta appena più lunga dei nomi confinati da numeri di lotterie fallite, hanno alle porte murate una foto a cartello ....non disturbare..... negli occhi c’è ancora allerta al precario -Al posarsi d’un fiore sparisce il dolore s’accende sorpresa,rivede trappole benevolenze recitate di ieri -Tutt’immobile in quest’albergo sequestro dove s’ignora compagnia d’ospiti impegnati a rielaborare distacchi -Non ci saranno più discorsi di cene siamo ormai noi pasti,chi a tavola chi prenotato dal tempo affamato e una tovaglia di neve in comune l’appartenerci silenzioso che nessuno vedrà ---------------------------------------- Da:Destini E Presagi www.santhers.commichael santhers
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