Odio assaporare l'essenza della tua assenza.
Disprezzo l'asimmetria della tua presenza.

Eppure ti amo,
ti amo come un vestito smesso
custodito in un baule.
Ti amo come la stagione passata
avendone rimosso il gelo.
Ti amo come un fiore reciso
che comincia a morire
nell'apice della sua bellezza.
Ti amo come un prigioniero
che sogna il sole anche se libero.

Sei la mia fortezza sommersa nelle acque.
E' impossibile instillarci vita
seppur sepolto nella vita stessa.

Sei sterile, ma necessario...
come lo è la carta per un sognatore,
il vento per un tifone,
l'amore per chi ti brama.

Ma in quest'equazione del caos,
non temo più il dolore.
Lo tollero come nettare da cui nutrirmi.
E quando il limbo imploderà
io-sola- sarò viva.

Shirin