E' domenica di Leopardi
che osserva dal ponte
il fiume che rotola
i sogni del sabato annegato
sui massi che hanno perso
lucida cotica secca
specchio di cielo
e ora amplessi
stimolati da carezze
d'acqua ove il sole finge aggiusti
a paresi variabili
in rimiro al flusso d'addio Sassi lanciati da monelli
non fanno più cerchi
s'accodano inquieti
al lungo rutto vomitante
al mare inquieto
Le atmosfere
riprendono il precario
che avrà il suo podio
nell'oblìo raccontato
paura di ogni vita
cavia eterna di fede
in lumi rubati
Ride un vecchio
a cui manca un dente
per ogni anno del suo cane,
non s'è mai mosso da quel luogo
eppure ha viaggiato
nel suo inconscio
quanto dieci volte
il giro del mondo
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Da:Destini E Presagi
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michael santhers