Nel periodo da me frequentato, ero l'unica italiana, tanto che per visualizzarmi subito nel tabellone delle immersioni ero chiamata : "Italian Maddy".
Per fortuna la mia lunga esperienza da sub ed i viaggi effettuati per il mondo, mi hanno dato la possibilità di esprimermi anche in francese, spagnolo, inglese nella giusta misura per capire e farmi capire, questo è anche uno dei lati positivi dei viaggi che consentono non solo un'esperienza nel campo della subacquea, ma anche e soprattutto consente di acquisire un'esperienza di vita mediante la conoscenza di lingue, posti e culture diverse.

Il resort, gestito da uno staff egiziano, era comnposto da 6 guide del luogo ed una di nazionalità americana di nome Collin, con il quale siamo entrati subito in sintonia per la sua grande preparazione professionale.
Purtroppo da tempo soffro di protusione dell'ernia del disco, ma per fortuna lo staff si dimostrava sempre disponibile a portarmi le bombole durante gli spostamenti, una disponibilità ed organizzazione indimenticabile.

Nonostante la perfetta organizzazione, conobbi una giovane donna francese, guida subacquea, la stessa una mattina verso le ore sette organizzava una uscita.
Dopo circa mezz'ora di strada a bordo di un pulmino, giungevamo ad una spiaggia composta da sabbia e ghiaia, più ghiaia che sabbia.
Il mare era molto mosso e dopo esserci preparati, chiesi alla giovane guida se era il caso di immergersi, considerate le condizioni avverse del mare, ma la guida rispondeva che non vi erano problemi.
Io ed altri cinque sub più volte tentavamo di nuotare verso il largo, ma le onde ci ributtavano verso riva, il mare ci strappava le maschere e la ghiaia entrava da tutte le parti, anche nell'erogatore, con il pericolo che si potesse bloccare.
A questo punto, dopo vari tentativi, decisi di rinunciare e così anche gli altri sub uscirono dietro di me, nonostante lo sconcerto della guida che diceva di proseguire e che non vi era pericolo.
Ragazzi!!! Il pericolo c'era eccome, oltre al fatto che probabilmente al ritorno non saremmo stati in grado di guadagnare la spiaggia per la forza delle onde, l'erogatore si era bloccato per la ghiaia.

Ragazzi, in questi viaggi bisogna avere un carattere molto duttile per adattarsi a situazioni che a volte non sono sempre a nostra misura, ma il pericolo è il pericolo.
Per questo ho voluto raccontarvi questo episodio, che possa essere di aiuto anche a voi in future immersioni e darvi uno spunto per valutare la vostra sicurezza in mare.
Al mio ritorno parlai dell'impreparazione professionale della guida al direttore del resort, poiché era stata messa a rischio la vita di tutti i sub presenti.
La guida venne poi redarguita per il suo operato con tanto di scuse dal direttore.
Pertanto ragazzi state attenti a valutare la preparazione delle guide anche dalle piccole cose, dai piccoli dettagli, la vostra vita vale di più di un'immersione e non abbiate paura a rinunciarvi o a parlare di ciò che non va bene.

Per fortuna nei giorni successivi venni ricompensata, durante un'altra immersione con un'altra guida, dalla presenza di un barracuda di circa due metri, mai visto in tanti anni di subacquea e dalla presenza di tre delfini che in tale giorno con le loro danze ci hanno accompagnati per gran parte delle immersioni.
Sono molto soddisfatta di questa vacanza ed anche la situazione negativa che vi ho raccontato ha arricchito il mio bagaglio di esperienza di sub e la aggiungo all'archivio di mondo sommerso.

Per tutti voi un caro saluto da Maddalena.

Il resort