L’aria vibra allarme alle ossa
deride foglie tremanti al sorteggio,
giallo è timbro d’addio Le nuvole dribblano il sole
divorziato da pelli
con orgasmi bruciati
e lento s’avvia verso orizzonti acerbi
in attesa di nuovi stupori
Incertezze dondolano il capo
a vecchi assuefatti a calure
collante al salto degli anni
ora soffiati da gracchi di corvi
Amore, in questa morte
che semina redenzioni
e di sangue e di linfa
noi illusi nell’eterno non senso
a correggerci immobili vite mentali
lo vedi il muschio
rende spugna la pietra
e il dolore stanco
suona il letargo
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Da:Destini E Presagi
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michael santhers