Ombre pesanti
facchini del sole
traslocano arrivederci
pallottolieri d’anime
radiografate da cielo terso Su sabbia, nomi puzzle di consonanti
scompaiono nell’ossario del mare
archiviati dai pesci
in pagine di rumori
da decodificare in solitudini
Aquiloni zavorrati
ad anni prigione di corpi,
ombrelloni
vegliano promesse migratorie
Settembre
stazione di foglie
biglietti in scadenza
nella destinazione del vento
Requiem di cicale
spartiti d’ozio
e mani tremanti
da finestrini d’automobili,l’orchestra
Ritorni,senz’occhi
contesi da ricordi
e da abitudini affamati di futuro,
abbaia un cane sull’autostrada
orfano d’una ciotola
cerca una cuccia nei cervelli
Un filo legato al naso
e alla coda d’una rondine
la speranza
Aculei di ricci sull’asfalto
per la corona dei perdenti
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Da:Destini E Presagi
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michael santhers