Cari amici e altrettanto cari sconosciuti, mi chiamo Saphir e sono secoli che non posto nulla su Concerto, anche se a Concerto devo la mia serenità e la gioia in tanti giorni bui. Questa poesia non è mia, mi è pervenuta da un collega primario della divisione di Pediatria dell'Ospedale S. Orsola di Bologna, è di una ragazzina malata di cancro ed alla fine del suo cammino in mezzo a noi umani. Il suo desiderio è che tante persone possano leggerla e ponderarla, o come direi io, trarne anche beneficio. Sono parole che mi riportano indietro nel tempo di quasi dieci anni, parole che si formano nella mia mente ogni sera e ogni mattina, ma non con la bellezza e il sentimento che ci mette Lei.
Spero che ciascuno di voi la senta nel cuore perchè è di tutti e per tutti.
POESIA
DANZA LENTAHai mai guardato i bambini in un girotondo ?
O ascoltato il rumore della pioggia
quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare
irregolare di una farfalla ?
O osservato il sole allo
svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo ?
Quando dici "Come stai?"
ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita
ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano per la testa ?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio,
"lo faremo domani?"
senza notare nella fretta,
il suo dispiacere ?
Mai perso il contatto,
con una buona amicizia
che poi finita perché
tu non avevi mai avuto tempo
di chiamare e dire "Ciao" ?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Quando corri cosi veloce
per giungere da qualche parte
ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto
il giorno, come un regalo mai aperto . . .
gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila piano.
Ascolta la musica.
...pensa che il mondo è piccolo
e il cuore è immenso.
...pensa che il sospiro tenero
e il grido scompaiono
nella corrente del vento.
...Lasciò aperto il balcone
e all'alba per il balcone
entrò tutto il cielo.
(Federico Garcia Lorca)