Scenderà la neve,da quel bosco immobile
le rotaie si copriranno,
e sarà il silenzio
la natura e la prigione
ancora dei vivi
tavole e legna da ardere,
sul lucido dei tacchi
muoverà i suoi passi
il rumore secco,
al delirio delle grida
muore la pietà
un mozzicone di sigaretta
buttato via nel campo,
il carnefice
è un'ombra nera
il suo fiato di mentina
la campana dell'addio,
piccola e gracile creatura
un cucchiaio di margarina
e bucce di patate
i suoi zoccoli e
un vestito unto a strisce,
è sceso il freddo sotto zero
su quel lavatoio si posano i ricordi
si sentiva il treno rallentare
eravamo stretti
tanto stretti
non cercarmi questa sera
se i cani ringhieranno
io correrò nel bosco.