Temperatura sotto zero
in un mondo di vetro e farina
ove i fiati cocci di vetro rotto
taglienti sulle scarpeOrsi di pezza gli operai
s’aggirano per i cantieri
e i ferri del mestiere
gelidi scottano le mani
L’orologio,un granchio
trascina indietro le ore
per impiccarle al freddo
accusate d’aver ucciso
ricordi d’ogni tepore di casa
Il disco ruotante d’un flex
smussa una trave
fabbrica stelle in miniatura
nel cielo di un uovo d’aria
espulso dal nido del mondo
Traguardo la sera
sembra sfuggire al podio d’ossa
e variabile si sposta più in là
alla luce stanca ai lamenti
Sporchi,col cuore vitreo
masticando il domani
già ombra al risveglio
s’avviano all’ormai tana
sperando s’umanizzi
a pargolo sorriso in attesa
al loro varcar di soglia
------------------------------
Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
michael santhers