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 4 Favole e Racconti / Tales - Galleria artistica
 Come nacquero le lucciole
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Gabriella Cuscinà
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Inserito - 20/03/2014 :  12:45:05  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Gabriella Cuscinà Invia un Messaggio Privato a Gabriella Cuscinà
Come nacquero le lucciole
In Indonesia esiste un’antica leggenda, poco conosciuta, che narra il modo fantasioso in cui nacquero le lucciole. Tale leggenda mi fu narrata da un ragazzo di Jakarta che era venuto a lavorare a casa mia e si chiamava Tarek (ma questo nome l’ho inventato).
Una sera mentre stava pulendo il terrazzo, avvistò delle splendide lucciole che danzavano nel buio e illuminavano la notte. Allora Tarek cominciò a raccontare:
- Nel mio paese esiste una vecchia fiaba, secondo la quale, in un villaggio dell’isola di Giava, viveva una ragazza di nome Pandagian che eseguiva danze leggiadre sulle rive del mare, alla luce della luna e delle stelle. Era flessuosa e bellissima, pareva una dea, si accompagnava cantando e la musica che usciva dalle sue labbra era melodiosa e soave. Il fascino che sprigionava dai suoi movimenti incantava chiunque la vedesse.
Suo padre le disse di non andare più a ballare di notte perché poi di giorno dormiva mentre doveva andare a lavorare, ma la ragazza non lo ascoltò. Le ripeté la stessa cosa centinaia di volte, finché un giorno, adirato e spazientito poiché non la vedeva mai lavorare, le proibì tassativamente di uscire e di andare a danzare. La ragazza disobbedì per l’ennesima volta e andò a ballare nella notte illuminata dalle stelle. Allora lui la cacciò da casa. Pandagian gli chiese perdono e lo implorò, ma il padre fu irremovibile e non la volle più sotto il proprio tetto. Per non morire di stenti, la ragazza continuò a supplicarlo, ma egli non ebbe pietà.
Pandagian invocò allora il principe delle stelle e gli chiese di portarla con sé. Lo conosceva avendolo intravisto mentre spiava di nascosto le sue danze. Egli era innamorato della bella danzatrice e la prese sul suo carro d’argento conducendola tra gli astri lucenti.
Da lassù, la fanciulla chiamò il padre e gli disse: “Addio per sempre padre mio. Me ne vado tra le stelle, la mia anima è beata e non tornerò mai più”.
A questo punto, il padre addolorato e pentito di ciò che aveva fatto, le domandò di non andare via.
“No padre mio, non posso restare, ormai non appartengo più a questo mondo”.
Il principe la accolse nel suo regno dicendo: “Ti ho ammirata per tante notti mentre eseguivi i tuoi balli. Non ho mai visto una ragazza più bella di te. Se vorrai, diverrai la mia sposa, sarai la principessa delle stelle e potrai danzare nel cielo finché vorrai”.
Le nozze furono celebrate e ogni sera, mentre lo sposo volava con il suo carro tra gli astri, Pandagian danzava al suono di una musica dolcissima. Quella vita era meravigliosa ma come tutte le cose belle non poteva durare.
Il principe del sole, fratello del principe delle stelle, cominciò a invidiarlo per la fortuna di avere una sposa tanto bella e aggraziata. Un giorno, in preda ad una crisi di gelosia, lanciò uno strale infuocato che trafisse Pandagian.
Quando tornò nel suo regno, il principe delle stelle pianse tutte le sue lacrime e, per non perdere per sempre la sua sposa, trasformò le sue ceneri in mille particelle luminose e mandò questi frammenti sulla terra a illuminare le notti d’estate. Divennero le lucciole che ricordarono al padre di Pandagian la sua figliola perduta. Scendevano dall’alto, come provenissero dalle stelle dove Pandagian si era rifugiata.
I frammenti luccicanti, cadendo sulla terra, si trasformarono in migliaia d’insetti luminescenti che volarono verso i prati e verso i boschi. Particelle luminose che presero vita e che di notte diffondevano la loro luce vivida e affascinante. Da allora quel padre sciagurato, ogni volta che vedeva le lucciole, pensava a Pandagian e alle sue danze fantastiche.
Lucciole la cui luce nel buio sa creare un’atmosfera magica e surreale, invitano le menti a fantasticare, a vedere mondi luminosi e irreali. Una miriade di questi puntini luminescenti può creare una vera e propria poesia per gli occhi e per il cuore.
Ricordo che mentre narrava questa leggenda, gli occhi di Tarek erano persi nel vuoto e sembravano guardare lontano, forse sognava il suo dolce paese e la bellissima principessa Pandagian.
L
di una puntini luminescenti possa creare una vera e propria poesia per gli della notte sappia creare un'atmosfera magica è cosa nota, a dimostrare invece che una miriade di questi puntini luminescenti possa creare una vera e propria poesia per gli occhi


Gabriella Cuscinà

   
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