riccardo resconi
Senatore
Italy
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Inserito - 08/07/2017 : 19:29:35
Volevo essere una querciaSi certo. Volevo essere una quercia Di quelle forti Con rami imponenti Quella che tutti gli alberi ne hanno rispetto Dove puoi appoggiarti ai suoi piedi, prendendo la frescura che arriva giù dalla collina I cui rami si sporgono e formano un cappello, come proteggendoti E la corteccia indica chiaramente tutti gli anni che ha Con grossi nodi che sporgono come volessero ricordare qualcosa Volevo essere una quercia Quando sentii che stavo per venire fuori da quel seme ero agitato Non conoscevo la mia sorte Ne cosa sarei potuto divenire Man mano che i giorni passavano diventavo più alto Gli altri alberi che mi circondavano erano però molto più alti E la quercia che sonnecchiava mi guardava con occhi da adulto Di quelli che hanno fiducia nei più piccoli Che se potessero allungherebbero i rami per un saluto o un conforto A quella mia altezza però notai che non seguì un’imponenza Non ero preoccupato, ma io volevo diventare una quercia Il mio essere esile, giorno dopo giorno, mi fece sentire smarrito Volevo riconoscermi Sapere chi fossi Forse era questione di tempo Forse solo una distrazione della natura E che i miei rami non erano come lei I miei volgevano verso l’alto Tutti raccolti a sè formante un cono Ed il mio tronco senza alcun segno del tempo né alcun nodo I colori di un bianco con cenni di maculato verde Ero sempre più dubbioso Il tempo trascorso mi indicava chiaramente cosa fossi divenuto Ma come succede mi dicono gli altri alberi, agli umani, quando non vuoi vedere una cosa non c’è verso Io volevo essere una quercia Ma il destino era diverso Piansi quella notte, come solo un albero può fare Scuotendo i rami e versando come lacrime tutte le foglie che potessi La mattina esausto vidi l’alba sorgere e le colline che lentamente venivano riempite dalla sua luce Guardai gli alberi Guardai la quercia Poi mi ricomposi Anche se amaramente avevo capito che una quercia non lo sarei divenuta Fu allora che mi vidi Vidi le mie qualità Vidi il mio esile ed alto tronco Vidi tutto me stesso E mi piacqui Sentii muovere le mie fronde dal vento I miei rami ben solidi nella terra Ero adulto E avevo tutto quello che aveva una quercia Solo in maniera diversa E questo mi fece pensare Pensai che tutti gli alberi sia essi piccoli che grandi, verdi o no erano meravigliosi E che dalla natura non avrei potuto chiedere di più Niente di più di quello ero già Volevo essere una quercia (patapump )
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