riccardo resconi
Senatore
Italy
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Inserito - 15/10/2017 : 16:02:39
Preferivo allacciarmi le scarpeCerto Fra le cose che mi capitano quotidianamente, preferisco allacciarmi le scarpe La sveglia la mattina con urla di metallici dolori, mi provoca una forma di repulsione, e la mano violentemente sbatte contro quel maledetto tastino che vibra, per farlo tacere per sempre Gli scarichi del bagno del vicino mi porta subito a pensare che sarà una giornata di ***** E le corse di quel bambino che deve andare a scuola, lungo quel corridoio, mi lancia dentro un autodromo chiassoso, di macchine rombanti, facendomi portare le mani alle orecchie La macchinetta del caffè sbuffa anche lei, e di rimando mi brucia entrambi i polpastrelli Il viso mi si arrossa dal dolore Lancio una imprecazione silenziosa Le mutande! Dove ho messo le mutande Oggi poi occorre la cravatta, ho gente da incontrare Carlo, ricordati la borsa con i documenti, mi ripeto Cerco le scarpe Quelle nere, lucide, con stringhe Mi siedo sul letto ancora disfatto A quello penserò stasera Con due mani alzo le scarpe in aria Le allargo Voglio che i miei piedi trovino conforto subito Con cura quasi maniacale sistemo le stringhe Perfettamente in linea tra loro Un deciso tiro a destra ed uno a sinistra Eccole Pronte per chiudersi Sembrano le uniche consenzienti Eccole che si avvolgono e con uno nodo imparato fin da piccolo, si chiudono Né troppo stretto né troppo largo Mi alzo e le provo Mi piacciono avvolte su di me Sono pronto Le chiavi Carlo, cerca le chiavi La porta che sbatte e l’ascensore rotto Cinque piani *****! Vorrei scivolare come da bambino lungo la ringhiera, farei prima Ma visto l’inizio giornata, lascio perdere La macchina *****, mi hanno messo le ganasce Multa non pagata Gli occhi cercano L’autobus Sono secoli che non lo prendo Riesco a salire Mi sento una sardina e le ascelle dei viaggiatori ne esaltano l’aroma Cartellino Otto e zero zero In tempo Nella sala stanno aspettando solo me Mi ricompongo e mi stringo la cravatta Riunione fiume Avrei preferito affrontare delle rapide di un fiume turbolento Il sole sparisce Diciotto e zero zero Si torna a casa L’ascensore è ancora rotto E salgo incontrando altri ostacoli Il cane urlante del primo piano che cerca di mordermi le caviglie Ed il vecchietto del terzo, sordo come una campana, che cercandomi di spiegare una cosa, agita il bastone tra il vuoto ed il mio viso Chiavi Entro La luce fioca della lampadina Mi sta abbandonando Il divano ed un corpo che si sprofonda Allungo le gambe E ai miei piedi l’unica cosa che oggi non mi ha stancato Si , oggi avrei preferito solo allacciarmi le scarpe (patapump )
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