riccardo resconi
Senatore
Italy
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Inserito - 18/10/2018 : 22:39:11
Il teatro “di nessuno”Dammi la mano ti prego Sono qui fuori da un po' Non trovo il coraggio di entrare Sto fissando il portone da ore Domandandomi e nello stesso tempo facendo tacere le domande nella mia testa Ti prego Stringila forte tra le tue dita Entro Non entro Cosa troverò Chi incontrerò Mi figuro questo teatro Un teatro “di nessuno” Sedie di velluto rosso Pesanti drappeggi sul palcoscenico Un loggiato impolverato dalla lontananza di un applauso Il grande lampadario al suo centro E giochi di rifrazione delle sue gocce smussate sulle pareti Entriamo, ma tu rimani nel piccolo atrio ad aspettarmi Dove la biglietteria, con quel vetro affumicato, racchiude locandine di spettacoli trascorsi Mi assale come una responsabilità non dovuta e dichiarata Di quelle dove in un luogo una volta vivo, tu possa ritrovare quel verso declamato, rivolto al pubblico A corpi che distonici e ora invisibili, hanno avuto il sopravvento a scene di grandi drammaturghi Dove teste tonde e teste a punta sono state spuntate come un temperamine Fino alla loro anima E parole d’amore e di baci appassionati che sono rimaste bloccate, ad una fermata di un tram chiamato desiderio Ti avvicini e senti forte battere il mio cuore La porta cigola Vedo delle figure tra la penombra Una Due - Tre Nessuno di noi parla E diventiamo un cerchio Tutti mano nella mano Un piccione vola via dall’alto del suo nido Posto vicino al lucernario Sposta di lato una tenda E quel raggio di luce finisce nel nostro cerchio Un inizio penso Una idea Uno sguardo d’intesa A nessuno di noi piace la parola “di nessuno” Sono di nuovo fuori dal portone Questa volta ho le chiavi Entro, sapendo che non troverò fantasmi Che lo spettacolo abbia inizio (patapump )
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