riccardo resconi
Senatore
Italy
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Inserito - 25/10/2018 : 22:38:48
IdduOgni volta che mi imbarco dal porto di Ginostra ho un fremito Pensare sia solo il mio cuore malato è riduttivo Pensare sia il traghetto che urta contro le onde, scontato Ma se uno guarda bene quei volti Volti di chi sale quella scaletta Verso l’inizio di quell’Autunno Quando ormai la maggior parte dei villeggianti è già andata via Comprenderebbe Sono facce, di chi ci è nato su quell’Isola Vedrebbe Occhi neri, profondi Con un puntino chiaro al centro Brillante Penetrante Un tuffarsi nel buio verso la luce Forte, avvolgente Dove mare e cielo sembrano uniti da un abbraccio L’aria che muove la salsedine E labbra salate, alleviate da piccoli colpi di lingua umida Mani che tengono salde sul capo coppole di anziani E ragazzi che hanno visitato la loro futura scuola Il nuovo dottore che prenderà il posto del vecchio La sua borsa di pelle marrone E quegli occhialini tondi, mezzo calati sul naso Quelle due donne parlano da un po' Deve essere passato molto tempo prima che si rivedessero E negli occhi di una di loro che lo vedo riflesso Iddu (Lui) Il nostro Vulcano Dapprima le nere radici alla base Sprofondate nel mare Di esplosioni notturne che illuminano a giorno E dopo balzi in cielo, lentamente scivolavano sulle sue pendici Fino ad abbandonarsi all’acqua Ramificandosi E raffreddandosi Creando panorami Dove si possono vedere le forme più strane A volte orsi A volte pesci O anche alberi Iddu è cosi Ma gli vogliamo bene Lui è noi Noi siamo lui E ci rispettiamo In questo enorme gioco della vita Fatto di momenti di vita Momenti di morte Esplosioni di umana gioia e di potere terreno Di fiori che rinascono da esperienze e terreni ostili Viviamo insieme Si In quell’Isola (patapump )
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