theclide
Viaggiatore
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Inserito - 19/01/2002 : 16:19:00
Quando alle 6.30 prendo la mia auto e con soddisfazione riassaporo l'aria, ogni giorno piu calda, e la luce sempre piu luminosa che ritarda il lento tramonto della pianura, metto in moto,e imbocco una piccola strada alberata tra la rigogliosa campagna di malpaga. Di fronte hai miei occhi si propone qualcosa di veramente eccelso e grandioso, un sole morente che colora meravigliosamente poche soffici nuvole che vagano solitarie in un cielo che di attimo in attimo richiama a se la notte facendola propria, e la !!, su una piccola altura, circondato da verdi e rigogliose piante, si erge il Castello di Malpaga, a dominare l'antico feudo, che sembra ancor aspettare vanamente il ritorno del Colleoni, valoroso condottiero che ne fù il signore. Dalle sue mura, che col finir del giorno,si confondono col buio che avanza, spiccano il volo stormi di rondini tra alti torrioni e imponenti leoni, un tempo simboli, della città del doge. Dolci e armoniose colline luccicanti fanno da corona a ricordare i fasti di un grande soldato di ventura che il suo genio non solo porto esso a tante vittorie e riconoscimenti, ma lo condusse anche a far nascere un piccolo ma brillante gioiello che tutt'ora risplende nelle serate che danno un lieto addio alle corte giornate della fredda stagione. Piccoli canali d'acqua ai bordi della via sembrano indicare la direzione dove antichi mercanti, carichi di seta e preziosi, portavano le loro carovane al piccolo, ma alquanto ricco, vitale e gioioso feudo di conquista. Ed ecco le possenti mura protette da un'insidioso fossato che scorrono velocemente a lato mentre l'auto avanza e lascia alle spalle quella visione di un tempo che fu ma che vive ancora dentro quelle mura, dentro quelle stanze, .......... Dentro il cuore di chi ogni giorno vede e ricorda quel vecchio ma sempre brillante gioiello.stefano
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