Mi soffermai qualche tempo fa sulla giovanissima Alice che ora ha 10 anni e continua imperterrita ad affascinare i palcoscenici.Oggi è la volta di Stefano, di 16 anni.
Lo sentii per la prima volta il 21 gennaio 2001 in una memorabile rassegna di allievi del liceo musicale sperimentale del Conservatorio G. Verdi di Milano, evento ad altissimo livello che ben fa sperare per il futuro musicale del nostro paese.
Al termine del primo tempo ebbi modo di sentire per la prima volta Stefano Ligoratti
Partecipava come pianista nell’ensamble “Perpetuum mobile”, composto da: pianista, due violinisti,due flautisti, un violoncellista e diretto dal M° Marlaena Kessik.
Oltre che esecutore Stefano era anche autore del brano eseguito (Concerto barocco), brano che ci denota tutta la sua musicalità, la facilità di scrittura, ci stupisce per la sua maturità e che ci fa presagire un futuro importante per questo ragazzino, talento emergente,che sembra essere assistito da una natura benigna
Nel teatrino accanto alla basilica di S. Lorenzo a Milano , siederà al pianoforte per un concerto comprendente brani appartenenti ad opere liriche.
Questi pezzi non hanno la caratteristica delle canzoni o romanze o serenate,presentano difficoltà superiori , non ultima, da parte del pianista-accompagnatore, in questo caso, o dell’orchestra nell'originale,quella di “entrare nella parte”...
La musica fa parte del dramma, del testo teatrale , come tale va affrontata. Occorre perciò molto piu studio, molta piu concentrazione ed una differente concezione nell'affrontare le interpretazioni delle arie e dei duetti che spesso vengono eseguiti fuori dal contesto originale.
Ogni suono va interpretato come parte attiva del dramma che si va svolgendo in palcoscenico.
Ecco l’ennesima sfida di Stefano
A stasera, dunque…
Elena