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nuvola
Villeggiante
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Inserito - 02/01/2003 : 14:16:53
Il 31 dic, a Torino, abbiamo marciato per la pace, in solidarietà con quanti stanno perdendo il posto di lavoro, con quanti vivono in un paese in guerra, con quanti non hanno pane, acqua, medicine, istruzione. Il nostro è stato il cenone del digiuno. Il primo gennaio a Torino un ragazzo siciliano che sembrava (ma lo era?) un po' "fatto" mi ha indicato l'autobus da prendere per la stazione, mi ha fatto compagnia; sull'autobus due extracomunitari mi hanno detto dove scendere e come arrivare dalla fermata dell'autobus alla stazione; dal finestrino mi hanno sillabato i loro auguri. Alla stazione un ragazzo del Marocco mi ha tenuto compagnia, mi ha accompagnata alla carrozza del treno per Roma, è tornato indietro a timbrare i miei biglietti che avevo dimenticato di timbrare, mi ha riportato i biglietti timbrati e mi ha sgridato per essermi fidata di lui. Mi ha aiutato a far salire le valige sul treno e mi ha salutato con un sorriso. Il mio inizio anno nuovo mi ha fatto riflettere. Auguro a tutti un nuovo anno di pace solidarietà e riflessione!!!! nuvola che vola leggera sull'onda del vento
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Roberto Mahlab
Amministratore
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Inserito - 02/01/2003 : 20:49:07
A proposito della pace e delle persone che soffrono e delle marce per la pace, e poi si chiude il discorso perche' concerto di sogni non e' un sito politico, sono contento di ricordare che nei giorni scorsi altre marce per la pace, inusuali dati i tempi, si sono svolte e altre se ne svolgeranno. Si tratta di marce organizzate da sostenitori dei diritti civili e democratici per i popoli che sono governati e martirizzati dai loro dittatori, sono marce che stanno coinvolgendo un numero enorme di persone, finalmente, marce che dicono :"no alla dittatura, si' alla democrazia per i popoli che ne sono privati". Alla fine di queste vere marce per la pace, gli oratori invocano l'apertura degli occhi da parte dell'opinione pubblica su che cosa e' la fortuna per noi di vivere in paesi democratici e che cosa deve essere sempre e sempre presente in noi quando parliamo di pace sincera : la democrazia deve essere pretesa per i popoli che non l'hanno, i dittatori vanno chiamati con i loro nomi, altrimenti si offendono i popoli che sono sottomessi e sono macellati dai loro dittatori. Questo e' parlare di pace, pretendere che non sia vero che ci sono popoli che non hanno diritto alla democrazia. Se le marce della pace non contengono la protesta contro i dittatori, si avvicinera' sempre la guerra. La nostra speranza e' che i popoli schiavizzati dai dittatori abbiano presto il diritto di partecipare alle marce in onore della pace, quella vera per tutti, in serenita' e democrazia. Concerto di Sogni |
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