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Mina
Emerito
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Inserito - 22/01/2003 : 17:38:46
Qualche giorno fà mi è capitato di sentire una particolare descrizione di "verità", non ricordo esattamente dove nè come, ma mi è sembrata davvero fantasiosa: "la verità è come un elefante descritto da tre ciechi: il primo tocca la coda e dice che è una corda; il secondo tocca la zampa e dice che è un'albero; il terzo tocca la proboscide e dice che è un serpente". AnonimoCome vi sembra "questa verità"? Baci, Mina
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palsai.
Senatore
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Inserito - 22/01/2003 : 19:32:43
Si lo conosco in una sua variante, dovrebbe essere di origine zen, è una buona descrizione che ha le sue controparti scientifiche nella teoria dei quanti, nella relatività, nella psicoanalisi. Filosoficamente invece risuona in occidente nei testi di Nietszche e in generale nel "Pensiero debole" D'altra parte è logico che una coscienza finita come l'Uomo, colga parte del tutto e ne dia una interpretazione esperenziale, in questo senso l'Uomo è "cieco", incapace di percepire la realtà in tutti i suoi infiniti aspetti. |
Mina
Emerito
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Inserito - 23/01/2003 : 10:38:34
Penso che non ci possa essere niente di più vero in questo.....se già l'uomo deve accontentarsi di una conoscenza della limitata realtà,è assolutamente comprensibile come gli possa risutare difficile descrivere e comprendere una non-realtà come può essere la verità.....assolutamente soggettiva e individuale,di conseguenza ricchissima di mille sfumature ed interpretazioni. La coscienza dell'uomo è dunque uno dei suoi stessi limiti..... Baci,Mina |
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