Mi sono scritto una lista di film che dalla settimana prossima andro' a vedere e mi e' tornato in mente un episodio tra due film che poche settimane orsono ero andato a vedere insieme al nostro Admin Beppe...tra il trascinante "La morsa del ragno" con Morgan Freeman e gli appassionanti Penelope Cruz e Nicolas Cage del "Mandolino del capitano Corell", dalla esaltante colonna sonora, avvenne che......attraversavamo la strada per raggiungere il cinema quando il cellulare di Beppe squillo' e poi squillo' il cellulare di una celestiale creatura che attraversava la stessa strada sulla destra di Beppe e poi squillo' anche il cellulare di una seconda celestiale creatura che attraversava la stessa strada sulla destra della prima. E cosi' mi ritrovai abbandonato a me stesso e appoggiato ad un cestino agganciato al semaforo sulla sinistra del marciapiede di fronte alla strada che stavamo tutti quanti per attraversare.
Beppe parlava animatamente con una lontana conoscente all'estero mentre invece le due sconosciute creature alla sua destra avevano lo sguardo fisso e deciso mentre parlavano evidentemente con i loro angeli da qualche parte del pianeta.
Nonostante l'avanzare della buia notte d'autunno una luce si fece largo nella mia mente, anch'io avevo un nuovo cellulare ed era l'occasione per imparare finalmente ad usarlo.
Lo posai sull'orecchio e cominciai a dire ad alta voce :"pronto Wall Street? ok, compra, vendi, ricompra !". Sono quelli i momenti di gloria, quando si e' pervasi dalla sicurezza che finalmente sia Beppe che le due creature, attoniti, lasceranno cadere le rispettive linee per osservarmi meravigliati e le due creature mi prenderanno sotto braccio, ammirate.
Be', solo a me queste cose non succedono e mestamente riposi il cellulare in tasca, un perfetto spot pubblicitario sul perche' non acquistare un cellulare, se fosse mandato in onda le azioni delle fabbriche di telefonini crollerebbero.
Ma le situazioni hanno svolte improvvise e impensabili e la gioia improvvisa da' un significato alla tristezza precedente. All'ingresso della sala due occhi scuri mi fissarono e un viso gentile con attorno una corona di lunghi capelli neri mi sorrideva. E io risposi al sorriso e mi avvcinai.
"Beppe, magari ci vediamo un'altra volta, io stasera sono impegnato". "Ma vuoi toglierti da li' e venire dentro la sala che il film sta per cominciare?" "Va bene, allora le chiedo se vuole unirsi a noi".
"Roberto...guarda che e' solo una riproduzione di cartone colorato.... non e' Julia Roberts in carne ed ossa, e' vero che ora le fabbricano cosi' bene che sembrano persone vere, ma...."
Mi spiaceva contraddire il mio amico e cosi' strizzai l'occhio a Julia che continuava a fissarmi sorridendo, le mandai un messaggio con il pensiero rassicurandola che ci saremmo visti all'uscita ed entrai anch'io nella sala di proiezione.
Dopo la fine del film osservavo Beppe allontanarsi e parlare per la strada con qualcosa che da lontano mi pareva fosse il mio involucro corporeo, mentre la mia anima si affiancava all'interno del cinema a quel corpo imprigionato....presto le luci si spensero e rimanemmo soli lei e io, giurammo di non lasciarci mai piu'. Una di queste notti fuggiremo insieme, la mia anima e il suo corpo di cartone, in fondo se e' riuscito a Pinocchio trasformarsi da pezzetto di legno in bambino vero....
Al cinema...non solo al cinema:-).
Roberto