L'altro ieri tanto x annegare i miei dispiaceri amorosi nei dispiaceri altrui ho passato la giornata al cinema a vedermi prima "Ricordati di me" e poi "Two weeks notice". Entrambi usciti ieri, ma vi assicuro niente code, niente confusione, nonostante le aspettative nutrite su questi film.
Partiamo dal primo:
Protagonisti:
Nikoletta Romanoff: una 17enne mooooooolto "socievole"
Silvio Muccino: uno sfigato (pure brutto a mio parere)
Fabrizio Bentivoglio: un figo
Laura Morante: ci sta dentro (adoro il suo modo nervoso di fumare)
Monica Bellucci: donne di tutto il mondo anke lei ha le prime rughe!!Ci sono tre storie parallele: la crisi matrimoniale tra Bentivoglio e Morante e conseguenti tradimenti, le performances sessuali della Romanoff nel tentativo di diventare letterina, gli insuccessi amorosi di Muccino. Tutti cercano disperatamente di lasciare un segno, di farsi appunto ricordare: gli adulti recuperano i sogni della giovinezza: il marito, classico scrittore nascosto alla Italo Svevo, ha una storia con l'ex ragazza del liceo e ritira fuori il romanzo mai finito, la moglie, insegnante frustrata, si butta nuovamente sul palcoscenico, nel tentativo di recuperare la carriera abbandonata in gioventù, la figlia accetta infiniti "compromessi di letto" per diventare famosa (il suo motto: le brave ragazze vanno in paradiso... Io voglio arrivare dappertutto), il figlio... poverinorimbalzato dalla ragazza dei suoi sogni più o meno 45 volte organizza una festone degenero dove scoprirà chi sono i suoi veri amici. Non vi svelo il finale, ma se avete visto l'altro film famoso di Gabriele Muccino "L'ultimo bacio" potete anche indovinarlo. Ricordati di me è certamente ricco di colpa di scena, rimani incollato alla sedia dall'inizio alla fine, curioso di vedere quel che succede ma..... quando esci dal cinema, polso sgocciolante a parte, l'unica cosa che ti solleva la giornata è che tutte quelle disgrazie (almeno non tutte insieme) non ti potranno mai capitare!!! Questo film infatti rispetto all'altro perde un po in verosimiglianza, ci sono delle scene al limite della credibilità, come quella in cui la madre accompagna la figlia ad una festa si letterine e produttori e se ne torna a casa lasciando la figlia a disposizione di tutti e la mattina dopo le prepara allegramente la colazione verso le otto del mattino aspettando che torni a casa dopo l'ennesima. Cose che capitano a tutti noi o no????? Forse se avesse sviluppato una sola delle tre storie sarebbe riuscito più realistico, ma così ha coinvolto tutte le fasce d'età e ha utilizzato la brillante tecnica della suspence. Eppure Muccino riesce sempre a catapultarti nelle situazioni: sembra quasi di viverle, diversamente dai film americani che appaiono stereotipati e falsi. Forse perchè ambientato a Roma e xkè gli attori sono davvero molto bravi sembra quasi di vedere un video amatoriale, di assistere alle litigate dei vicini di casa.
Gabriele Muccino la Zia ti dice: qualche peccatuccio non capitare, per il resto un bel film, che almeno non ti annoia.
Two Weeks notice è un film carino, la classica americanata indorata dalla simpatia dei due protagonisti Hugh Grant e Sandra Bullock che non ti faranno piegare dalle risate, ma ti fanno sorridere per tutto il tempo. Lei l'avvocato imbranato e idealista, lui il farfallone pieno di soldi si trovano a lavorare insieme per la giusta causa di salvare un community center e dopo svariate figuracce di lei e di lui capiscono di essere innamorati e si danno l'agognato bacio finale.... e olllèèèèè, anche stavolta ce l'abbiamo fatta!!!
Insomma c'è poco da critirare anche perchè c'è ben poco da dire riguardo a questo film, poverino di contenuti come tutti gli appartenenti a questo genere.
Forse trovo entrambi un po inespressivi a livello recitativo, la Bullock una bambola dai lineamenti di ghiaccio, Grant sempre con quell'espressione da ebete sulla faccia. X il resto se volete passare una serata carina e senza tentativi di suicidio andatelo a vedere, ne sono rimasta abbastanza soddisfatta.
Bene bene vi ho annoiato con le solite recensioni, ma almeno sapete di che morte morire... Prossimamente vado a vedere Chicago che ha 13 nominations all'oscar e tra l'altro parla di un avvocato quindi è perfetto x me!!!
Ma belllaaaaaaa
La Cary