fravola
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 Inserito - 01/03/2003 : 13:43:37
Ieri sera nella splendida cornice della sala goldoniana dell'università per stranieri di Perugia si è concluso il laboratorio di ricerca teatrale "IL TEATRO DELLA NON PAROLA" con un saggio-spettacolo.
Il tutto era organizzato dalla stessa università,dal centro sociale universitario,dal centro studi "Accademia Mediterranea" e rientrava nei progetti della 3°Biennale di Arti e Culture del Mondo organizzata dall'architetto Hector Canale.
La serata in un'ora di spettacolo ha voluto mostrare al pubblico presente la ricerca fatta dal gruppo di giovani attori:
Oscar Falagàn Quantilla,
Mauro Silvestrini,
Paola Francesca Iozzi,
Cristina Di Benigno,
Nunzia Mandanici,
Roberta Antonaci,
Laura Ugolini,
Marie Druhanova,
Walter Sumkas,
durante il laboratorio che ha avuto per docenti Dardo Dozo e Claudia Kricun,entrambi registi e docenti all'università di Buenos Aires, assistiti da Patricia Virardi.
La serata è quindi quasi una lezione dimostrativa della tecnica espressiva sviluppata dai due registi,
si passa con disinvoltura da spiegazioni dei due Maestri e scene divertenti o drammatiche...senza parole.
La ricerca si rifà al teatro più antico:senza microfoni o amplificatori gli attori dovevano farsi capire,e farsi capire da gente che non aveva sempre la loro stessa lingua (un po come tra gli attori del gruppo)
avevano molto sviluppato l'uso dell' AZIONE: gesti chiari fatti per raggiungere obiettivi chiari,la precisione nel gesto fanno si che il pubblico capisca la situazione e gli stati d'animo.
Le 4 scene proposte sono la chiarificazione del concetto:andiamo quindi avedere all'opera gli otto attori,di nero vestiti,con sopra degli indizi per identificare il personaggio,si recita ad un passo dal pubblico senza effetti luce...tutto è reale!
1-LA BIBLIOTECA:tipica situazione in cui non si può usare parole nella vita di tutti i giorni,due tavoli,sedie,libri,una bibliotecaria impassibile e varii personaggi che entrando via via nella sala la rendono invivibile dal rumore,si gioca sulle caratterizzazioni ma non troppo,i personaggi si potrebbero incontrare in ogni biblioteca,magari...non tutti in una volta!
Il pubblico capisce quello che accade e si diverte,poi scopre che tutta la scena è stata quasi improvvisata su un "canovaccio" stabilito durante le prove.
2-LA RUTINA (ROUTINE):è la prima di due situazioni drammatiche tratte da "SILENCIO"spettacolo scritto da Dardo e Claudia nel 1999 e successo in Argentina per due anni di repliche.
Rappresenta la vita di un uomo che ripete tutti i giorni le stesse azioni:si alza,va al lavoro,torna a casa,incontra sempre le stesse facce,sempre uguali...
la scena è una sequenza di azioni che rappresentano una giornata e viene ripetute per tre volte,sempre uguale.le uniche cose che cambiano sono interne al personaggio del'uomo che deide in cuor suo di non fare più questa vita...
ed il pubblico sembra sentire la pesantezza della situazione che non potrebbe seguitare in una quarta replica.
3-MUERTE (MORTE):seconda scena drammatica tratta da "SILENCIO",in scena una vedova piange il suo uomo,all'altro lato della sala 4 uomini stanno per portare via la salma di un uomo,forse lo stesso,forse no,sta di fatto che quando si chinano per caricarlo la vedova li blocca ripetutamente:deve dire qualcosa al suo caro,qualcosa che non gli ha mai detto in vita,ma le parole non verranno neanche ora,tempo scaduto,i 4 se ne vanno e lei rimane sola.
La scena è straziante.
4-CINE (CINEMA):si torna a sorridere con una situazione tratta dalla realtà:la sala di un cinema.
Le consegne sono quelle della biblioteca:i personaggi entrano ed ognuno ha qualcosa di caratteristico che può disturbare gli altri (l'influenzato,l'ubriaco,il ladro...)anche quì si recita a soggetto e nascono situazioni interessanti che divertono il pubblico.
in conclusione la serata riporta a tratti al cinema muto di Buster Keaton o Charli Chaplin,creando diverse emozioni nel pubblico:
non sono risate grasse o pianti dirompenti ma si viene colpiti nel subconscio e si va a rivivere situazioni proprie realmente vissute.
uno spettacolo intelligente che ci porta all'osservazione dei particolari
ed all'essenza della comunicazione.
Recensione di Fravola & Mauro Silvestrini
Edited by - fravola on Mar 01 2003 13:46:05 |
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Spettacolo teatrale con Mauro Silvestrini
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