Xaturnia
Esploratore
Italy
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Inserito - 15/03/2003 : 00:59:00
Una tiepida mattina di autunno si era levata, nel bosco dei sospiri una fresca brezza delicata che agitava col suo soffio voluttuoso gli alberi ancora assonnati portando via con sè una foglia d'acero ormai ingiallita e stropicciata dalle tante stagioni vissute. D'apprima il vento la fece volteggiare nel cielo, tenendola sospesa in un movimento circolare per poi depositarla con fare leggero sul letto del fiume dei sogni perduti che lento proseguiva il suo viaggio nel mare dei ricordi. Nel suo andare tranquillo il fiume dei sogni perduti sfiorò delicatamente la foglia ingiallita che in quell'attimo si sentì trascinare da esso e si risvegliò, iniziò sulle prime una curiosa piroetta in circolo per ritrovare l'equilibrio perduto, finendo per raddrizzarsi con fare ordinato, fino a divenire un tutt'uno col fiume e con il suo perpetuo moto. " Ma che mi stai facendo?" sussurrò indispettita la foglia al fiume " Me ne stavo tranquilla sulle tue sponde, aspettando di essere assorbita dalla terra per diventare nuova vita nel ciclo eterno delle infinite cose e tu mi sottrai al mio destino con una tale prepotenza?", il fiume la guardava divertito senza prestare importanza alle parole agitate della foglia, come fanno gli adulti con i bambini quando pongono domande alle quali nn sanno dare risposta perchè sono buffee prive di senso logico, ma le volle ugualmente parlare " Ti ho vista coricarti con rassegnazione sulle mie sponde, immobile, senza più vigore nè slancio e poichè l'unica vita che io conosco è fatta di movimento ho pensato di travolgerti e portarti con me per farti vedere il mondo con i miei occhi, rallegrandoci reciprocamente per il tempo che ancora c'è dato di esistere" le disse con tono giocoso " io ti mostrerò il destino del fiume e tu mi racconterai la vita del bosco, io ti cullerò tra le mie sponde con il mio perpetuo ondeggiare e tu arricchirai la mia acqua con la tua linfa, portando ugualmente a termine il tuo compito di rinascita". La foglia abituata alla ferma e sicura staticità del bosco non capiva cosa le stesse capitando e si sentiva smarrita in balia dell'ignoto mentre il fiume la portava sempre più lontano dal bosco dei sospiri dal quale proveniva. Per la prima volta da quando era germogliata, grazie al nutrimento preso dalla terra e dal sole, vedeva il movimento attorno a sè, vedeva veleggiare in volo giocosi sopra di sè gli uccelli che era abituata a vedere posati sui rami in cerca di un provvisorio ristoro, vedeva guizzare i pesci in cerca di cibo, vedeva le nuvole rincorrersi in cielo e gli uomini nuotare. La foglia gialla che mai aveva pensato esistesse un altro mondo al di fuori del suo si accorse che era stata fortunata, era bello essere toccati dall'acqua e decise di godere di quelle nuove visioni e sensazioni che il fiume le stava regalando senza opporvi resistenza, e senza chiedersi se era giusto o sbagliato semplicemente le viveva e se le gustava avidamente. Il fiume con semplicità le aveva svelato il mistero che aveva cercato di carpire in tutta la sua breve vita di foglia, la vita è flusso di energia in continuo movimento un viaggio dalle infinite possibilitàDeborah - Xaturnia
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