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 VIVERE LA BANDA
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lori
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Inserito - 06/04/2003 :  21:58:55  Mostra Profilo  Visita la Homepage di lori  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a lori
VIVERE LA BANDA

Nel passato la banda era l’unico modo per la gente più povera di conoscere la musica, un’ar
te che certamente non era alla portata di tutti , come del resto tutta la cultura.
Oggi certamente è molto più facile avvicinarsi alla musica, chiunque può frequentare un corso privatamente.
La larga diffusione della musica, le infinite possibilità di scelta hanno fatto sì che la banda, come momento di espressione musicale decadesse e si portasse dietro il retaggio di popolarità e folklore, erroneamente ritenute sottocultura e forse “l’ultima spiaggia” per fare musica.
Per chi non ne conosce la realtà, apparirà come qualcosa di “antico”, fuori moda certamente poco “in”. Invece è una realtà sempre attuale, anzi, in una società dove i valori e l’amicizia contano sempre meno, posso affermare che la banda è una mini società dove ancora solidarietà e amicizia contano ancora qualcosa.
Noi diciamo che la nostra è “una famiglia”, dove ci sono anche problemi e discussioni ma prevale sempre l’amore per la musica e l’affetto che ci lega. E la parola famiglia non è usata a caso, infatti fra i nostri componenti ci sono famiglie intere. In alcuni casi i genitori musicanti hanno invogliato i figli, ma abbiamo anche genitori che in età matura hanno cominciato a studiare musica o si sono inventati un ruolo nella banda, per stare vicino ai figli.
I miei figli hanno subito la passione mia e di mio marito ed hanno indossato la divisa che non avevano ancora 2 anni! E dove la trovate un’attività che vi permette di fare una cosa allegramente tutti insieme? Che vi permette di conoscere paesini sperduti, ma di suonare anche sul lungomare di Cannes o di Sanremo? E non vi dico l’emozione di sfilare alla Fetes du Citron a Menton, accanto ai più bei gruppi d’Europa, dove le bande hanno un assetto professionale e non amatoriale come da noi. Spesso sono le band dei college mentre in Italia nelle scuole superiori nemmeno si insegna musica.
Anche musicalmente la banda non è più quella di una volta che suonava marcette militari ed inni religiosi alla processione della festa paesana . Si è evoluta in Band, dove si suona ogni genere musicale, dall’ultimo successo di musica leggera, al swing, al jazz, ai ritmi latino americani, senza tralasciare i classici. Così, naturalmente alternandoli, ognuno può suonare la musica che più ama. Nel nostro organico abbiamo anche la batteria e le congas che con un ingegnoso meccanismo portiamo anche nelle sfilate. Nelle occasioni importanti abbiamo superato i 100 componenti, tutte persone che svolgono la loro attività per passione, senza riceve nessun compenso anzi spesso rimettendoci qualcosa di tasca.
Certo, come tutti coloro che operano nello spettacolo, aspiriamo all’applauso, lavoriamo per il successo, ma è il successo di tutti e il compenso è solo tanta soddisfazione e la gioia di vivere insieme la nostra banda.

Elena Fiorentini
Curatore


Italy
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Inserito - 07/04/2003 :  23:59:18  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
Oltre alla grande gioia del suonare insieme,gioia che si moltiplica quando si suona con i propri cari,potrei aggiungere altre due cose.
Interessante e importante è la presenza di una banda nella vita di una comunità. La banda per eccellenza è un insieme di strumenti a fiato , anticamente era formata da ottoni,strumenti ad ancia a cui in seguito con vennero inseriti i legni, i flauti, per intenderci.

A proposito di banda voglio rievocare la nascita della Scuola Civica di Musica di Milano, che frequentai per alcuni anni.
Nacque oltre cento anni fa non in alternativa al Conservatorio in quanto aveva lo scopo, che mantenne per molti anni, di preparare gli strumentisti della Civica Banda. I corsi erano gratuiti. Allora si chiamava “Civica Scuola Popolare di Musica”.
Ora è diventata Fondazione , ha alcuni corsi d'avanguardia e, purtroppo ci vogliono parecchi soldini.....e io mi diverto a stuzzicare i Civichini, rammentando le umili origini di scuola popolare, ma , a mio avviso,molto importante per la vita civica,della città come afferma anche Lori.

La raccolta di manoscritti per banda della biblioteca della Scuola Civica è imponente.

Le partiture venivano scritte ex novo o erano trascrizioni e non sono di facile lettura, spesso sono incorporano tra le parti strumentali anche le parti dei cantanti.

Recentemente ho sentito la banda di Crescenzago sotto le finestre di casa, storica banda che viene invitata una volta all’anno in occasione della fiera di Primavera.

La banda si annuncia con rullo di tamburi,poi,ecco, sento avanzare i suonatori. Il suono degli ottoni rimbomba tra le alte mura dei palazzoni che fanno da cassa di risonanza , i bambini corrono incontro ai musicisti e poi li seguono tutti eccitati.
Anch’io,come una scolaretta, mi unisco ai bimbi e ogni volta si rinnova l’antico stupore.

Con l’inserimento della musica nella scuola media inferiore in alcuni paesi l’unica presenza viva della musica era la banda del paese, anzi so per certo che in Valtellina una banda che era andata in disuso venne riattivata per merito dell’insegnante di "Educazione Musicale" che recuperò i vecchi strumenti giacenti in Comune e li fece suonare ai ragazzi con l’aiuto dei suonatori che non facevano più nulla.

A proposito di musica per banda vi racconto una storia vera.
Una piacevole canzoncina era stata severamente proibita negli anni Trenta perché le parole sarebbero state una satira che prendeva di mira i politici dell’epoca.Non sono convinta che fosse nata con quell'intento!

Questa canzone viene spesso eseguita dalle bande del Milanese, cantiamola tutti insieme:

“Il tamburo principale della banda d’Affori, che comanda cinquecento cinquanta pifferi e confonde il Trovator con la Semiramide. Che passion, che emozion quando fa don don...."

Le note festose della banda si dissolvono man mano,i suonatori si sparpagliano nei bar aperti lungo la via principale dove vanno a riscaldarsi, un caffè,un grappino, via, che c'è di male? la Primavera a Milano può essere parecchio freddina ....ecco che anche per quest'anno la mia via ha avuto il suo momento di gloria e di allegria...

E. F.

Edited by - elenafior on Apr 08 2003 08:54:58

Edited by - elenafior on Apr 08 2003 10:23:24Vai a Inizio Pagina

   
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