04/08/2001“Cara Silvana, che inaspettatamente ci hai lasciato in lacrime, io ora ti dedico questo pezzo perché se davvero c’è un Dio sopra i nostri destini tu potrai sentirmi e da lontano mi saluterai con la tua vociona calda, squillante, positiva, bella, che le nostre orecchie continueranno ad udire trasportati dalla forza del tuo ricordo.”
Sto vagando nel buio,
che solo il chiarore delle stelle attenua,
il vento sibila sabbia e il mare travolge la mia mente,
ignara e sola come un passero nella pioggia.
Guardo i miei occhi solcati da un alone di follia,
che danno al mio viso un’espressione di dolore,
urlante ed impotente.
Tu apparivi,
sorridente e grondante di un’ilarità,
che portava letizia,
anche al cuore più tormentato.
Ora tu stai al di là dei sogni,
giaci laddove il silenzio più acre innalza un muro,
drammaticamente invisibile ai nostri occhi.
Con la forza dell’amore i tuoi cari ti pensano,
con la forza della disperazione vogliono sperare,
che tu, cara Silvana, possa sempre sentire i battiti dei loro cuori,
per infondervi l’energia,
che da sempre caratterizzava il tuo vivere.
E così farai sempre veglia su di loro,
accompagnandone i passi,
con il tuo sorriso pieno di bontà.