ODE AL PUNICOEroe, crudele quanto intelligente,
dominatore della romana gente,
ne le alpi, ne il meditterraneo mare
ti hanno fermato nel tuo osare.
Sagunto assediata, espugnata,
il Rodano attraversato alla spicciolata,
al col Gardin arrampicato
tra ghiacci, tradimenti scampato;
fiume Trebbia, lago Trasimeno
tattica, astuzia, d'un genio alieno,
forza nel prevedere il futuro
sapiente nel governare l'esercito imperituro.
A Canne sei sublimato
Barcide dall'occhio orbato,
e Roma morente
non hai voluto perdente!
A Zama sei quasi resuscitato
se quel Scipione, la vittoria non t'avesse strappato,
tu d'Alessandro docile allievo,
utopia panellenistica senza speranza, senza sollievo.
In Bitinia hai riparato,
alla vendetta del vincitore irato,
in piedi cadendo, dignitosa missione,
che anelavi Cartagine ricca, potente, un'illusione!
Rimani coi grandi della storia,
Alessandro, Cesare, Napoleone, senza boria,
con un messaggio di grande morale,
credi nella causa e vivi coerentemente nel bene e nel male !
grazie Annibale
di Zanin Roberto