Un portico qualunque, una città qualunque
Il passo è corposo e strascicato sui marmi
Può essermi fratello, sotto quel cappotto
Può essermi amico, quel capo basso a terra
Una vita in salotto a far compagnia alla casa
Poi in serata il conto non quadra e ricomincia
Il numero da circo, una volta truccato esce
Prima getta la spazzatura, poi s'incamminaUn portico qualunque, una città qualunque
Il passo è morbido sui viali dell'oscura città
Posso essergli mano con la lama nel cuore
Posso essergli mano con la moina sul cuore
Una vita in periferia a tremare ai lampioni
Poi all'alba la ferita non conta e ricomincia
La litania della colpa, una volta struccato ride
Prima conserva lo stipendio, poi dorme.
R. E sogna l'estate che consuma l'inverno
Una sera normale a prendere pioggia
Un giorno normale nelle vie a parlare
E sogna un girotondo coi bimbi e le oche
Tutti giù per terra e lui in alto a volare
Un buco nei pantaloni com'è la moda
Il mare e una barca per non ritornare
O solo un amore vero da corteggiare
Un portico qualunque, una città qualunque
Il passo è ingenuo e consegnato all'auto
Possono essergli padri, dannati al volante
Possono essergli ladri, ma di cara dignità
Una vita alla deriva sui cofani di ghiaccio
Poi al mattino nel letto a riposare sfinito
Ricomincia il conto alla rovescia ed ora
Prima di rifare la scala, si affaccia e vola
R. E sogna l'estate che consuma l'inverno
Una notte normale a cantare ai bistrot
Un giorno normale nelle vie a parlare
E sogna una giostra con gli specchi e le fate
Tutti giù per terra e lui in alto a volare
Un volto, un cuore, capire cos'è l'emozione
Un corpo, l'odore d'un fiore, l'amore
O solo una vita da uomo migliore
Un portico qualunque, una città qualunque
Il passo è stanco e strascicato sui marmi
Può essermi fratello, l'ombra nella luna
Può essermi amico, posso essere io, io l'ombra...
[frenkbull]