Dreaming under the ceiling

Se ti chiedi quanta parte del tuo sogno diverrà realtà,
se ti chiedi quanta di quella magia si trasformerà nella storia di Lolita,
se ti chiedi quali delle stelle che bucano il soffitto stiano accese proprio per te,
se ti chiedi come faccia quel cielo di cemento e mattoni intonacati a contenere tutti i tuoi pensieri, le tue passioni, le tue speranze,
se ti chiedi il perché di notti insonni, di sospiri, del fiato corto ed affannoso, del tuo cuore che spara forte ad ogni angolo delle tue membra,
se ti chiedi come riesca il tuo organismo a far convivere in sé gelidi venti d’inverno ed improvvise vampate di lava pura,
se ti chiedi se Lui c’è e se immagina un futuro bello come quello che hai sognato per voi,
se ti chiedi, se ti interroghi, se non dormirai….
Beh, Lolita, proprio lì risiede la risposta, perché esattamente là sta l’essenza della vita:
il futuro, i se, i forse, sono meravigliosi proprio in quanto oscuri, non ancora reali, costantemente in fieri, così che puoi avvicinartici, certo, ma non riuscirai mai a domarli, a gestirli a tuo piacimento.
Perché il libro che hai letto tante volte, quello a cui sei più affezionata, lui sì ti ha dato emozioni, lui sì ti ha fatto piangere e ridere, lui sì riesce ancora a farti riflettere.
Ma solo il libro che leggerai domani potrà sconvolgerti nuovamente, rivoltare le tue fragili interiora, far ribollire il tuo spirito, far naufragare i tuoi sensi, far danzare vertiginosamente i tuoi adolescenti organi fatti di seta e sangue profumato.
E allora tu, Lolita timida e “sfuggi-sguardi”, inseguili quei sogni, passo dopo passo.
Non pensare, senti.
Non psicanalizzarti, ascoltati.
Porta con te, dal presente, ciò che più ti rende felice:
troverai la risposta nell’abbraccio di un tuo caro, nel consiglio spassionato di un amico più vecchio di te, o forse nel dolce sorriso di una futura attrice di teatro, o nello sguardo intenso e penetrante di chi, candidamente, non accetta di rendere altri esseri viventi il banchetto delle nostre cene, o nella risata appena accennata di chi a quelle cene non ha partecipato.
Oppure, Lolita, la troverai in un bacio appassionato, le labbra che si nutrono di altre labbra,
in una subliminale carezza, in un contatto deciso e delicato allo stesso tempo.
Quello di chi, di solito, ha l’ardire di sognare come te.
Queste e tante altre scene faranno il tuo domani, questi ed altri pensieri attraverseranno il tuo sentiero, questo ed altri arcobaleni daranno colore alle tue giornate.
Vivi senza sopravvivere, sogna e lotta per non lasciare che tutto scorra, cullati nella magia dell’immaginazione e dell’irrazionale, sollevati nuovamente per superare di slancio il tuo soffitto.
E non rammaricarti del tuo essere complesso, anzi gioisci del dono si saper vedere l’oltre.
Infine, fammi un piacere Lolita, non svegliarti mai.