“IL GIARDINO DEI SUONI”“All’ascolto, la sinfonia della primavera ci risuona dentro,
tocca nel profondo e ci risveglia in spazi riposti, accantonati in qualche regione antica della nostra mente.
Risvegliandoci ci appare meravigliosa e terapeutica.
L’inquinamento acustico ha raggiunto dimensioni inaudibili,
un caos incontrollabile di suoni è avvenuto.
In superfice ci si abitua, più in fondo ci si rende conto,
nel profondo si percepisce che l’incontrollabile caos di suoni
è l’effetto di una mentalità e collettiva malata.
Attraverso l’ascolto, l’incontrollabile caos ci risuona dentro ed esternandolo si moltiplica.
È un ciclo che prolungato nel tempo porta all’estinzione della coscienza.
L’individuo ha ceduto la parola alle macchine.
Il paesaggio sonoro di tutti i giorni è un continuo rombare che ci risuona dentro.
A questo punto nasce la necessità di allontanarsi verso spazi ideali e silenzi lontani.
Propongo la costruzione di spazi con un paesaggio sonoro cosciente e non inquinato, un alternativa possibile per la conservazione dell’individuo.
Spazi completamente isolati dall’esterno caotico, acusticamente puliti e sani.
Il silenzio, è il primo elemento musicale da introdurre, ciò è il punto d’arrivo e di partenza per costruire la propria identità eufonica”
Il Giardino dei suoni