ti sposerò cento volte al mese
di viole in concerto e d'aria fine,
al mattino come prima colazione
ti metterò tutta sorridente al dito.ti sposerò le volte che avrò fame
di grassi calderoni di minestrone,
nel momento pigro come il caffè
ti gusterò per ripropormi meglio.
ti sposerò nei temporali notturni
di cupi mostri a tormentare il sonno,
in chiusura di giornata sul cuscino
ti amerò spicchio di camomilla.
ti sposerò cento volte al mese
di folli sbalzi d'umore e d'orari,
pur con la pancia piena di morsi
ti mangerò spina, mi spunterai polpa.
(dedicata)