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louchetin
Villeggiante
Italy
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Inserito - 15/09/2003 : 12:40:38
Chi sono? Lealmente, cari amici, riconosco che sono la persona meno adatta a presentarmi. Mi sono accorto che i miei migliori amici mi conoscono meglio di quel che mi conosca io. E ne sono contento perché confermato nell’opinione che nessuno di noi esiste per se stesso ma solo nella relazione con altri. La mia maturazione umana mi sembra essersi fermata a 25 anni, nel ’68, leader condotto dalla contestazione studentesca e da un revival di adolescenza acerba e sopita. Uscii da me e vi rientrai solo nel primo anno del nuovo millennio (che da fisico vi garantisco essere il 2001 e non il 2000 omettendone per brevità la dimostrazione) per ben cominciare la nuova vita dopo 33 anni di vagabondaggio, compresi Bacco, tabacco, Venere, figli, umiliazione, penitenza, resa al perdono. Ora mi ritrovo a scuola, questa volta come bibliotecario a tempo pieno in un liceo: fra le mani mi scorrono pagine di uomini e donne di tutti i tempi e paesi con aspetti chiari ed oscuri di quella meraviglia dell’universo che è l’umanità. Questa meraviglia l'avevo trascurata per specializzare la mia cultura nella fisica ed ora la sto riscoprendo, dentro e fuori di me. Con il vantaggio di aver assaporato la bellezza delle scienze il cui alfabeto è la matematica, per ripetere il buon Galileo, e di quelle che si accostano con rispetto ai misteri dell’uomo e del figlio dell’uomo. Sono nato a Trieste. Non me lo ricordo bene ma mi fido delle testimonianze in proposito. L’ho amata fino a quando, nel 1981 emerse in me l’odio per me stesso e per vent’anni mi fu sollievo allontanarmi da essa ed ingrato il ritornarvi. Ora la mia pace è tornata e la riamo, questa città dalle radici misteriose, accogliente e timida, luogo d’incontro, spesso rispettoso, di decine di etnie, religioni e culture che certamente i nostri poeti e scrittori rappresentano bene. Per tutti vi offro una poesia di Umberto Saba fino a quando ne troverò di più liete.Trieste (da Trieste e una donna, 1910-12) Ho attraversata tutta la città. Poi ho salita un'erta, popolosa in principio, in là deserta, chiusa da un muricciolo: un cantuccio in cui solo siedo; e mi pare che dove esso termina termini la città. Trieste ha una scontrosa grazia. Se piace, è come un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore; come un amore con gelosia. Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via scopro, se mena all'ingombrata spiaggia, o alla collina cui, sulla sassosa cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa. Intorno circola ad ogni cosa un'aria strana, un'aria tormentosa, l'aria natia. La mia città che in ogni parte è viva, ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita pensosa e schiva. Mi piacete. Louchetin
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Elena Fiorentini
Curatore
Italy
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Inserito - 15/09/2003 : 20:32:06
Benvenuto e complimenti per le tue poesie poliglotte: credo che tu abbia inaugurato un nuovo stile in concerto di sogni, anche se non sarà facile avere altri poeti in latino!Ho molta simpatia anche per la tua città e tutta la regione che ho visitato moltissimi anni fa con i miei genitori, durante una vacanza a Sistiana. La mia visita a Trieste, al Carso e alla Val Rosandra mi ha lasciato un bel ricordo. A leggerti presto E. F. Elena Fiorentini |
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