Se quella è la storia
che sanno a memoria
anche i bimbi di un anno,
pochissimi sanno
che cosa le avvenne
quand'era ventenne.Nei giorni di feste,
la vispa Teresa,
uscendo di chiesa
s'alzava la veste
per farsi vedere
le calze chiffonne
(chè a tutte le donne
fa molto piacere!)
Armando il pittore
vedendo la bella,
le chiese il favore
di far da modella.
"Verrete?" "Verrò...
Ma badi, però...!"
"Parola d'onore!"
rispose il pittore.
Il giorno seguente,
Armando l'artista,
stringendo fremente
la nuova conquista
gridava a distesa
"T'ho presa, t'ho presa!"
A lui supplicando
Teresa gridò :
"Deh, lasciami, chè mi fai male
alla spina dorsale!"
Confuso, pentito, Armando tremò
dischiuse le braccia,
ma quella restò.
Per quasi tre lustri
fu cara a parecchi
tra giovani e vecchi
tra oscuri ed illustri
e tutta giuliva
Teresa sofriva e...s'offriva.
(La donna che soffre,
se apostrofa l'esse
ha tutto interesse
di dire che s'offre).
Ma giunta ai cinquanta
con l'animo affranto
col viso un po' tinto
col resto un po' finto
per trarsi d'impaccio
dei prossimi acciacchi
s'apriva uno spaccio
di sali e tabacchi.
Un giorno un cliente
chiedendo un toscano,
così, casualmente,
le strinse la mano.
Teresa la prese,
la strinse e gli chiese :
"Mi vorrebbe sposare?
Farebbe un'affare!"
Confuso, pentito,
quell'uomo tremò,
dischiuse la mano...
e se ne scappò!
Ed ora Teresa
non ha che un pensiero
d'andarsene in chiesa
vestita di nero
ed offrire al Signore
i resti di un cuore
che soffre d'amore.
Francesco Cipriani