Ascoltare...non è solo dare sollievo al nostro interlocutore ma è farlo sentire
all'apice del suo essere, l'incontro tra una persona che cerca di dire
qualcosa e l'altra persona che si accinge ad ascoltare lo chiamerei un
avvenimento, un colpo di fortuna., il caso ha voluto che qualcuno
avesse deciso di aprire il suo cuore, ha trovato il coraggio di aprirsi
ed io ero disposto ad ascoltarlo "veramente".
Non basta tendere le orecchie, ascoltare è instaurare un vuoto dentro
di noi pronto a raccogliere le parole di un altro, che volano come
farfalle e volteggiano e svolazzano prima di posarsi in noi, ma ci
vuole il tempo per potersi avvicinare, noi dobbiamo mostrare la nostra
disponibilità, che normalmente si dimostra con un sorriso, che vuol
dire sono disponibile per te...le parole scritte non hanno il sorriso,
e quindi a volte ascoltare comporta malintesi e talvolta anche
violenza.
A volte per eccesso di buona volontà, ci si lascia prendere da un
attegiamento sdolcinato, ci si scambiano banalità e ci ammiriamo l'uno
con l'altro per essere così compiacenti, siamo immensamente buoni
perchè abbiamo la pazienza di ascoltare e l'altro la generosità di
di donare di suoi pensieri.
Ma non ASCOLTARE o ascoltare distrattamente che poi è la stessa cosa è
come voltare le spalle a chi ci chiede un favore eppure io mi sento a
disagio difronte a quelli che hanno la vocazione di ascoltare tutti,
come a leggere troppo ci si rovina gli occhi, ad ascoltare troppo si
rovina la nostra capacità di accoglienza, e forse ci trasforma in un
essere dedito all'ascolto e rovinato da troppe richieste di aiuto e
troppe chiacchiere.
E si finisce nello scadere nei luoghi comuni...nelle frasi di
circostanza,ascoltare tutti è ascoltare in fondo nessuno, la qualità di
quanto noi possiamo dare si perde nella ricerca della quantità di
parole da dire, che tutti siano contenti di me, ma quanto ho realmente
dato di me?
Forse è meglio dare a pochi, qualcosa di veramente grande, un conforto
vero, un ascolto profondo, un voler parlare per forza, capire per
forza, è voler esaurire il nostro bisogno convulso di spiegazioni a
volte essendo invasivi, violenti...un Caterpillar sugli altri...a volte
basta solo dire "ascolto"...per far sentire l'altro apprezzato, parte
del nostro mondo.
sissu