Il giorno dopo l'uscita italiana del film "Kill Bill - Volume 1" quarto film del regista Quentin Tarantino una piccola delegazione di critici di Concertodisogni si e' recato al cinema Apollo in Galleria De Cristoforis per gustarne la proiezione.I giudizi alla fine sono stati discordi quindi qui esprimo la mia personale opinione.
Il film mi e' piaciuto molto, Quentin Tarantino e', a mio parere, cresciuto molto e si e' finalmente potuto sbizzarrire nel genere che lo vede tra i massimi esperti americani.. senza costrizioni di budget ha potuto spaziare tra scenografie e fotografia e generi..
Lo stile splatter da lui celebrato in questo film pieno di macabre immagini di combattimenti assolutamente cruenti diventano quasi irreali.. una sorta di cartoon visuale continuo con parodie di generi tra le piu' disparate..
Meravigliosa la fotografia della casa piccolo borghese della provincia americana.. dove si svolge il primo dei combattimenti della resorta Uma Thurman, che nei panni di una spietata killer (nome in codice Black Mamba) diventa vendicatrice per fatti accaduti anni prima..
Il gioco dei flashback coordinato da un diario/elenco gestito da Uma/blackMamba è superlativo..
Delizioso il passaggio nella descrizione dei vari personaggi del film ad un momento in stile cartoon giapponese (manga).. alla rappresentazione estremizzata della Jakuza (mafia giapponese) in una versione con mascherine alla batman.. ed il personaggio della guardia del corpo 17enne ricorda tutti i luoghi comuni sul come i giapponesi "interpretano" le ragazzine..
E non potete perdervi la scena nel ristorante ad Okinawa.. splendida..
Insomma.. se non si e' capito il film mi e' piaciuto.. tanto che aspetto con ansia quando entro pochi giorni verra' distribuito nelle sale anche il "volume 2"..
Questa logica "volume 1 e volume 2" e' legata alla dimensione del film.. sarebbe stato troppo lungo ed allora e' stato spezzato in due tranche..
Quindi spicciatevi a vederlo.. ben sapendo a cosa andrete incontro.. perche' tra poco arrivera' anche l'altro. Anche in questo il buon quentin (ma forse piu' la buenavista che lo distribuisce in italia) ha saputo innovare.
Spero che il pubblico sappia premiare le scelte di questo regista che ha rivoluto con se Uma Thurman dopo il successo di "Pulp fiction".. e che non ci si faccia distrarre solo dall'eccesso di colore rosso sangue.. necessario per ogni celebrazione dello stile splatter.. di cui quentin e' cultore e grande conoscitore.
Una menzione finale e' dedicata alla musica.. molto bella e perfettamente integrata alla fotografia.. capace di sottolineare i momenti dell'arrivo della violenza.. e della riflessione nei panorami e nei momenti di passaggio del film.
bhe.. credo di aver detto abbastanza.. vi lascio con una bella immagine di Uma, tratta dal database del corriere.