Se ci sentiamo poco bene mentre il nostro pianeta viene colpito da un asteroide, quello che ci colpisce e condiziona maggiormente e' il nostro disturbo.
In caso di calamita' naturale esistono strutture specializzate per prestare soccorso alle zone disastrate, se avvertite dei problemi fisici esistono decine di amici che si adoperano senza requie per portarvi sollievo, cura e conforto.
La tesi e' che sentirsi poco bene contemporaneamente ad una catastrofe naturale non e' il colmo della fortuna, sia per voi che per i soccorritori.Passata agli archivi tale osservazione, la help on line team di concerto di sogni vuole oggi affrontare le conseguenze di uno dei piu' subdoli e fastidiosi disturbi che colpiscono il genere umano: il singhiozzo provocato da una pioggia a dirotto.
Ieri sera pioveva a catinelle e il locale dove doveva incontrarsi lo stato maggiore allargato di concerto di sogni e delle associazioni collegate era chiuso. Io non lo sapevo e ci sono arrivato con mezz'ora di anticipo. L'umidita' che entra in un corpo di un essere umano sottoposto a pioggia senza sosta in una gelida sera di novembre provoca una reazione uguale e contraria delle difese del fisico e vi accorgete di stare perdendo quando iniziano i brividi all'altezza dello stomaco.
Una volta che l'incontro ha luogo e che entrate in un altro locale con gli amici che vi hanno raggiunto, dovreste prima di tutto ordinare un te' caldo e non un piatto di pappardelle ai funghi porcini.
Il coktail formato dal freddo piu' le pappardelle si e' rivelato letale e, mentre i miei amici erano ormai ad un passo dalla risoluzione dei problemi della galassia, il mio intervento li ha all'improvviso paralizzati :"hic", sono sobbalzato io e sono sobbalzati loro.
I miei amici mi hanno osservato perplessi e hanno perso il filo del discorso, io ho contribuito con un secondo :"hic" e poi ho continuato ritimicamente spostando il centro dell'attenzione dalla situazione mondiale alla situazione mia, considerata piu' urgente, mi sentivo peggio di quanto si sentisse il mondo in quel momento.
I miei amici iniziarono a studiare il problema alla radice, mi tennero un corso accelerato per spiegarmi che il problema era nel diaframma e che dovevo cercare di bloccarlo, io risposi :"hic". Mi versarono allora due dita di vino, ma non riuscivo a portarlo alla bocca perche' il momento del singhiozzo era sincrono rispetto al movimento di avvicinamento dell'orlo del bicchiere. Mi chiesero di smettere di respirare per trenta secondi e io eseguii e subito dopo mi chiesero :"allora? passato?" e io risposi :"hic". Mi proposero di bere sette sorsi di acqua, provarono prima con quella gasata e poi con quella non gasata, ma non riuscivo ad arrivare al secondo sorso di entrambe senza sussultare.
Decisero di riaccompagnarmi a casa a causa della visibile sofferenza e appena ci avvicinammo alla macchina mi presero di sorpresa alle spalle simulando un'aggressione in modo che mi spaventassi e io li ringraziai con un commosso :"hic". Durante la guida il mio amico lasciava all'improvviso il volante oppure emetteva improvvise urla da fantasma per farmi sospendere il respiro e devo dire che mi vergognavo moltissimo di non poter esprimere la mia gratitudine se non con il costante :"hic".
Passai la notte con gli occhi sbarrati ad attendere singulto dopo singulto, fino a che ci costruii sopra una base sonora per un musical, "singhiozzando in the rain", e all'alba, spossato, mi addormentai. Al risveglio non avevo piu' il singhiozzo e i miei amici mi hanno telefonato per felicitarsi, soddisfatti che almeno uno dei due problemi con cui doveva ieri fare i conti la societa', e cioe' io, abbia avuto una risoluzione momentaneamente positiva.
La mia segretaria mi ha appena detto che se anche oggi mi torna il singhiozzo, provera' a somministrarmi una miscela di zucchero e aceto e se non funziona passeremo a limone e zucchero, io mi guardo bene dal chiedere che cosa seguira' se per caso un metodo fallisce.
Help on line team - centro studi hic - Concerto di Sogni - @2003