Thomka
Esploratore
Italy
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Inserito - 07/01/2004 : 16:34:18
TextPresa diretta (31/10/2002 - 23,44). Portici; silenziosi e puliti a quest'ora di notte. Le vetrine accese dei negozi, il bar di fronte, con le serrande a mezza altezza, come una bandiera in lutto. Da lontano un brusio impazzito, qualche ubriaco per strada, i camion arancioni della nettezza urbana, qualche taxi all'ultima corsa, qualche taxi che inizia il lavoro. Lampioni accesi, freddo ed aria gelida a quest'ora. Attendo che escano i giornali, del solito strillone, che ormai mi conosce. Una vecchia Fiat Ritmo mi lampeggia coi fari, mi sposto per non finirci sotto; il guidatore coi baffi ed un cappello nero in testa, segue il mio sguardo, anche dopo, dallo specchietto. Ragazzi in silenzio, mano nella mano, e mi pare di sentire il loro calore, in quella stretta sincera. Le mani hanno molta importanza per me. Una mano nell'altra, e senti il suo cuore che batte, e senti il tuo cuore che batte, finchè, all'unisono, li senti battere insieme. Il mio, il suo. Quasi come un abbraccio; in una stretta di mano. Ma che strani pensieri, mentre attendo una risposta, mentre aspetto una speranza. La mia macchina e lì, coi finestrini giù, con la ventiquattrore sul sedile davanti, con l'autoradio che sonnecchia sottovoce. Il cielo è luminoso, le ultime persone sfilano nei portici. La piazza è grande, ma pare ancora più immensa a quest'ora. San pietrini per terra, un rumore strano, le ruote sulle pietre, la statua equestre nel mezzo, i palazzi della stessa altezza. La chiesa in un lato. La vecchia strada, contrada nuova. Tempo vecchio, tempo andato. Torno a casa. Frà
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