Siamo avvolti da campi elettrici,
magnetici,
da reti d’interconnessione, da forze
gravitazionali, da fotoni,
elettroni, protoni.
Entità
che non possiamo vedere né percepire
ma che condizionano la nostra
volontà.Ci muoviamo in un piccolo mondo
che pensiamo di dominare,
in cui crediamo di esercitare
il libero arbitrio, di realizzare
la nostra umana identità e unicità.
Accumuliamo immagini,
collezioniamo parole,
c’imbeviamo di suoni e rumori,
ci ubriachiamo di odori e sapori,
(…talvolta al tatto percorriamo paesaggi
d’inebriante bellezza…)
Poi scopriamo
che si tratta sempre
di reazioni chimiche,
di schemi ondulatori di probabilità,
di peptidi e neuroni,
di enzimi e ormoni,
proteine o endorfine.
Intuiamo così
che ciò che ci distingue dalle
cimici
è solo il fatto d’essere robot
chimici
cui il Grande Burattinaio
ha malignamente concesso
un devastante barlume
d’intuizione.