zanin roberto
Senatore
Italy
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Inserito - 14/01/2004 : 23:11:44
L'INVESTIMENTOFanfullo da Lemene era in preda all'euforia, aveva appena ricevuto la tredicesima mensilità assieme ad un bonus aziendale, per la sua incrollabile fedeltà al servizio dei potenti. Si lisciava i capelli grigi ribelli e con la punta della lingua cercava i baffi da furetto eccitato, l'auto grigia , orgoglio della sua posizione sociale sfrecciava con sicurezza alla volta della filiale della Banca dell'Impavido, per i suoi occulati investimenti. Fischiettava un motivo anni sessanta di Celentano ma il suono gli procurava un leggero fastidio al timpano sinistro, solitamente ultrasensibile alle frequenze alte, si compiaceva della sua furbizia di emerito ignorante ma che aveva scalato posizioni, vendendosi anima e dignità, e approdando a un compenso economico molto buono. Parcheggiò con irrazionale manovra e uscito lanciò uno sguardo fiero al suo bolide, entrò sorridendo nella linda banca e con passo leggero si diresse allo sportello titoli. -" Ehilà...cara signora...sono Fanfullo...buon giorno!" -" Buon giorno, signor Fanfullo, in cosa posso esserle utile?" -" Posso parlare con...come si chiama?...ah.ah...ma si...dai...ecco Dow Jonson...?" -" Come?...Sta scherzando oggi...eh signor Fanfullo...vuole l'indice aggiornato?" - " Ma insomma,se uno vuole investire in titoli... diciamo 50000 euro...mica noccioline! Bè...?" - " Ho capito...dunque vediamo...a rischio limitato e a tempo medio...immagino, no?" - " Rischio?...ah, io non rischio mai!...ci sono ad esempio le Carbomilan,...queste vanno forte...!" - " Veramente sono in forte calo...io mi terrei sui tecnologici o i telefonici, ad esempio le Univetele spazio, molto buone davvero..." - " Telefonici? ...No,no,no...troppo alte le tariffe....meglio le Mib..." - " Su,su signor Fanfullo...non scherzi sempre, l'indice MIB non fa titolo..." - " Ah, ecco ...vede, cosa le ho detto? Io e la borsa siamo in sintonia!!!" La spazientita impiegata aveva di nascosto premuto un pulsante violetto che chiamava il direttore, non ce la faceva più a rimanere educata e serena e d'altra parte rinunciare ad un bocconcino cosi allettante non era possibile. Il direttore piombò con l'aria felice del mago e sollevata la sua collaboratrice dall'impegno, assunse il controllo della situazione, la cravatta a pallini neri sullo sfondo giallo ocra ben annodata e il fazzolettino bianco a ricami orientali nel taschino della giacca blù, ne risaltavano una forte personalità. - " Eccomi quà, signor Fanfullo, dunque risolviamo i suoi dubbi e cerchiamo di farla contento, mi dica, parli come a un fratello!" - " Caro direttore, eh...sono carote amare...!ah,ah...sa quà ci sono soldi mica segatura, mi capisce?" - " Allora ho proprio quello che fa per lei....ma mi raccomando che resti tra noi, sa una indiscrezione...lei che è uomo di mondo...m'intende?!" - " Benissimo....sarò una tomba, dai che facciamo l'affare!" - " Dunque bisognerebbe acquistare un terreno edificabile sito lungo il littorale veneto di Caorle e...." Mentre il direttore si spendeva per convincere l'esaltato Fanfullo, lui si immergeva in sue riflessioni fuori luogo, estraniandosi dal contesto, gli occhi a perdersi nel muro dell'ufficio e le mani a tormentarsi i baffi, immerso nel nulla suo elemento naturale. - " Signor Fanfullo...mi ha capito?" - " Ad hoc...ecco fatto, un assegno intestato a lei,...ehm...Arpino dottor Araffa...si,si,...metto i miei soldi nelle mani migliori!" Senza esitare il maldestro arrivista aveva firmato un assegno e lo stava porgendo al direttore strizzando l'occhio,mentre con la mano libera dava un colpetto sulle spalle all'anziano bancario. - " Ma no,...no, no...cosa sta facendo? Non deve intestare niente a nome mio, per carità,l'etica professionale...mi vuole rovinare....non mi sono forse spiegato a sufficienza...veda....io penso, mi permetterei di chiamare la sua signora...in due si ragiona meglio...ovviamente essendo anche lei intestataria del conto, avrei comunque avuto bisogno della sua firma. Mi aspetti, arrivo subito,...intanto desidera un caffè?" - " Come al bar?!...si, va bene, grazie" Il sudato direttore telefonò alla moglie, spiegando l'imbarazzo in cui si trovava e rassicurato del suo arrivo si asciugò la fronte, riprese colore e versatosi un bicchiere d'acqua aggiunse alcune gocce d'un calmante che teneva alla bisogna. La moglie arrivò presto, raggiunse il marito nell'ufficio del direttore,magra, longilinea, cerulea, sembrava uscita dalla sala operatoria, tanto giulivo lui quanto malinconica lei, discusse fitto finchè strappò l'assegno. - " Vede dottor Araffa con le donne non si può ragionare! Loro sono troppo prudenti...eh io conosco la finanza, c'è bisogno di più audacia, lei mi intende vero?" - " Bè, ecco, a volte la prudenza è la migliore consigliera"- Si congedarono, stringendosi la mano e il direttore disteso gridò loro dietro: - " Ritornate quando volete, sempre a disposizione!" Borbottando e allentando il nodo della cravatta il bancario passò davanti al video del sistema d'allarme proprio mentre Fanfullo diceva alla moglie:- " ...L'avevo quasi convinto....eh... io alla finanza, mia cara, dò del tu !" Il direttore lo vide sul monitor, con quell'espressione da furbastro e intuì dal labiale quello che diceva, commentò solo: - " Povero presuntuoso!" di Zanin Roberto
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