Sembra una ricetta banale, ma ho fatto fatica a procurarmela, quasi fosse un codice criptato:

Le dosi qui indicate sono minime, ma possono essere aumentate in proporzione se vogliamo un grande tortellata.

* 3 etti di farina

** 30 gr. di lievito di birra

*** 1 tuorlo d'uovo

**** 3 etti di zucchero

***** mezzo litro di latte

****** scorza di limone gratuggiata

******* un cucchiaio di zucchero semolato, non a velo.

- Fare sciogliere il lievito di birra con una parte del latte intiepidito , unirlo alla farina.

- Aggiungere lo zucchero e la scorza di limone.

- Fare riposare tre ore o meno se c'è clima umido e livitaprima.

- Raccogliere la pastella a cucchiate che verranno fritte nel modo consueto.

- Si fanno asciugare sulla carta assorbente da cucina.

- I tortelli così ottenuti si servono tiepidi ricoperti di zucchero.

Facoltativo:

Edited by - Elena Fiorentini on 12/02/2004 21:08:02

parole e musica
di
Elena Fiorentini

Laura

Come fare un costume per carnevale

Usate sempre molta fantasia e molta cura nei dettagli.

Il costume deve essere ben fabbricato, anche se solo con la carta colorata.

Per fare il costume di Arlecchino si potrebbe usare una calzamaglia con un colore di fondo molto vivace.
Sopra vengono applicati, cuciti o incollati, rombi di stoffa diversi, possibilmente di tessuto simile.

Qua e là mettere un po’ di colla e spruzzare della porporina d’oro o d’argento.

Il giubbino, attillato,ha sempre una cintura in vita

Un vecchio cappello va rifinito con una penna colorata, se ne vendono in cartoleria in questo periodo

una mascherina nera

un cucchiaio di legno

il colletto bianco può essere fatto anche con carta crespa arricciata.

Avevo comperato la stoffa multicolore per confezionare il vestito di Arlecchino, più dei pezzi di stoffa nera per fare il colletto e i risvolti delle maniche.
Ho qualche idea generale , ma senza il prezioso aiuto delle nonne non saprei come cavarmela.
Ed ecco il fatidico giorno arrivano le due nonne, entrambe abili nei lavori di cucito.

- Tagliamo di qua
- No, di là.
- Lo so bene, ho fatto tanti calzoncini..
- .... e io no?
Così se ne andarono lasciandomi i pezzi di stoffa tagliati da metter in prova .
Il giorno dopo sarebbero ritornate a terminare.

Ahi....le maniche arrivavano al gomito. Ai pantaloni mancava almeno una spanna per arrivare alla vita.

Via , non abbattiamoci e non diciamo nulla, non so nemmeno cucire e ho bisogno di LORO.

Sapete che cosa sono le cascate? Avete mai visto le commedie veneziane?
Prendo la stoffa nera e la punto con degli spilli alla povera manica monca in modo da farla ricadere morbidamente.Sembra che funzioni,bisognerà però farla accettare al ragazzo.
Allora, ago e filo alla mano, faccio l'imbastitura. Per i pantaloni faccio rimediare con una baschina nera che resta invisibile sotto la giacca.
A questo punto, visto che in quel momento furoreggiava Lady Oscar , che indossava camicie maschili ornate con eleganti jabot,prendo l'idea e imbastisco l'ornamento sempre della medesima stoffa nera, che riprendeva l'idea della maniche.
La gorgiera nera venne abbellita con un pizzo.
Le nonne smisero di litigare e cucirono insieme la povera stoffa ridotta in briciole.
Il risutato fu ottimo.

Era stato meno difficile fare il costume di Brighella.

Stoffa bianca e pennarello verde via con le decorazioni. Per il mantello, drappeggiai della bellissima stoffa verde che trovai in abbinamento al colore del pennarello.
Mi feci prestare un cappello da cuoco, una cintura con una borsa agganciata e ...voilà...

Buon divertimento
di
Elena Fiorentini

Sfilava durante i cortei di Carnevale di fianco alla Cecca,la Francesca, lingua lunga, e gettava per conto dei signori i confetti ai passanti.
I confetti poi furono trasformati in coriandoli di carta.
Portva il tricorno,si vestiva di marrone, esattamente come il disegno qui riportato.

Venne raccontato per la prima volta da Carlo Maria Maggi, pubblico funzionario a Milano, docente di lingue classiche, poeta e autore di testi teatrali per i quali inventò il personaggio di Meneghino.
Ad ogni sfilata di Carnevale i vari meneghini che hanno sfilato terminavano la giornata di festa con visite a istituzioni di carità per portare gli aiuti della cittadinanza.

da
Tullio Barbato - Meneghin e Cecca
Radio meneghina
Circolo Ambrosiano Meneghin e Cecca

Ingredienti per 4 persone:

300 gr. di farina

2 uova

100 gr di zucchero

poco latte (al posto del vino)

se non usate il latte, mettete un 50 gr. di burro a pezzetti,

1 bustina di lievito vanigliato

la scorza gratuggiata di 1 limone (non trattato)

zucchero a velo

olio per friggere e un po' di sale.

Impastiamo la farina con le uova, lo zucchero, la scorza del limone e il lievito, precedentemente stemperato nel latte tiepido, lavorato bene l'impasto (senza infarinarci troppo :-) lo lasciamo riposare per circa mezz'ora.

Tiriamo, poi, con il mattarello (non trovate che il nome sia simpatico?...S'intona alle bugie :-) una bella sfoglia sottile (circa 2 mm.) e con la rotellina (anche il coltello va bene) tagliamo delle strisce di circa 10 cm (a vostro piacere), friggiamo in abbondante olio bollente ..una spolverata di zucchero a velo...ed ecco pronte le "dolcezze di Carnevale"...non mangiatene troppe!

di
Elena Fiorentini

Mascherarsi
per non farsi
riconoscere mentre
si fanno scherzi
è uno degli argomenti
del carnevale
Una barba finta
un cappelluccio
ed ecco il gioco è fatto