GiochiNon hanno letizia le parole,
soccombono alla gravità del corpo,
e le mie, odiernamente agonizzano
al peso del malato essere.
Giochi senza regole le parole,
sempre scrivono vibrazioni
di profonda tristezza e solitudine,
di dolore e rassegnazione.
Come genitrici di cosmi,
come progenitori di combattimenti,
muovono il gioco del comunicare
trascinando l’umana emozione
nei meandri dei sentimenti,
nobili e biechi dello spirito.
Giochi senza sistemi le parole,
sempre scrivono brusii
di spasimo e sottomissione
di penetrante infelicità e isolamento,
a simboleggiare l’urlante graffito dell’umanità
che vive di morte e muore d’amore.