SUADENTI ACQUE CHE SI FONDONO...Impotente sei o maestoso ghiacciaio
che stilli dolci lacrime,
dando origine ad un rio sommerso
da amorfe e granitiche pietre,
per poi apparire a valle
alla luce del sole.
Fonte di vita,
vita che scorre
fra impervi e accidentati letti.
Cadi nel vuoto, morendo
in mite e impenetrabile laghetto.
Riprendi ora il tuo viaggio,
ma più gagliardo;
sei ormai un torrente brioso
e spumeggiante.
Il tuo stornello diletta la vallata.
Abeti, pini, larici e betulle ornano
i tuoi aritmici ed aspri argini.
Trote ed altri guizzanti pesciolini
si divertono nascondendosi fra i sassi.
Suadenti acque che si fondono
con altri torrenti e rigagnoli
tal a vigorosa e benefica pioggia.
"gocce di pianto divino"
offrono più vigore e consistenza
alle tue molteplici dolci stille.
Ora sei un fiume e corri sommesso
verso l'immensità del mare
fra agglomerati e pianure.
Ma... che tristezza!
Ti osservo amareggiata
da un ponte in città;
le tue primordiali e incontaminate
limpide acque,
sono ormai insudiciate e schiumose
e mi sovviene la nostalgia
di non potermi chinare
per averti fra le mani
e dissetarmi
con la tua ineffabile linfa.
Daniella P.