LA TEORIA DEL TEMPO
Un giorno per caso, durante la lettura di un articolo di giornale riguardante alcune formule scientifiche, comparve quella della velocità; chi sa come gli venne in mente di trovare una maniera per andare alla velocità della luce, impossibile dicono tutti, ma teoricamente realizzabile. Pensò ai contraccolpi provocati negli autoscontri quando un automobilina va contro un'altra.

- Eureka, mi è venuta un'idea. – Pensò fra se e se.
- Se un corpo fosse spinto in quel tal modo in una direzione precisa, potrebbe Viaggiare nel tempo in avanti e indietro perché sarebbe più veloce della luce, potrebbe esserci un problema a tornare.
Fin da piccolo era rimasto affascinato dalla storia, dal libro di H.G.Wells sui viaggi nel tempo e su i film che trattavano dello stesso tema; avrebbe desiderato avere una macchina oppure un vortice, l’importante che fosse in grado di farlo viaggiare su un'altra terra più giovane o più vecchia, soltanto così avrebbe potuto incontrare ancora viva una persona cara, la sua bis nonna Lina, la mamma della nonna da parte di padre, oppure cambiare il corso degli eventi salvando la vita a qualcuno come il suo parroco o le catastrofi mondiali come quella accaduta l'undici settembre o ai soldati morti in Iraq.
Avrebbe potuto anche tornare indietro e cambiare alcuni eventi della sua vita come conoscere prima il contenuto verifica, incoraggiarsi a suonare la chitarra. Non ingrassare, non rompersi il braccio. eppure tutto e possibile soltanto per chi s’impegna. Anche cambiare la storia sociale della sua nazione, l’Italia, che amava molto, facendole vincere la guerra parteggiando per la giusta fazione, oppure farla vincere ai campionati europei e mondiali di calcio.
Adesso avrebbe potuto con dei rischi calcolati viaggiare nel tempo, ma aveva pensato anche alle conseguenze che avrebbe provocato.
Tutti i temi affrontavano l'argomento con la parola “Paradosso” che definiva la possibilità di provocare la fine del mondo soltanto per aver visto se stessi del futuro o del passato.
- Non vado indietro o in avanti nel tempo per scopi personali o commerciali, – ripeteva – vado solo a conoscere le risposte che noi uomini ci facciamo sempre: chi siamo, da dove veniamo, chi ci ha creato, com’eravamo, cosa facevamo e cosa diventeremo e cosa faranno dopo di noi.
“Conoscere” diceva lui, ma, sapeva che solo per il fatto di esistere, respirare, guardare e calpestare il suolo, del passato o del futuro avrebbe cambiato il corso della storia non della sua sola vita ma di tutto l’universo, di tutto ciò che esisteva. Modificare la vita di una persona avrebbe potuto provocare la non esistenza di un'altra.

- Come posso io cambiare il tempo e decidere così chi e cosa debbano esistere? – continuava a tormentarsi con questi pensieri.
Nonostante ciò la curiosità umana, il desiderio, spinge spesso a compiere azioni anche azzardate.
- Con me la “Teoria del tempo” è in buone mani.

Basta era deciso, doveva partire.
Era appena arrivato da pochi secondi nel passato. Si trovava nella casa dei nonni paterni, all’improvviso sentì una voce flebile e affaticata. Era la sua bis nonna Lina, ancora in vita; quando era piccolo gli dava sempre dei buoni consigli. In quel momento rammentava la sua morte alla casa di riposo, era il 1995, suo fratello era nato da quasi un mese, la bis nonna aveva potuto vederlo appena in tempo, il giorno dopo moriva nel letto durante il sonno, gli parve udire ancora i consigli della nonna "usa l'immaginazione e il cuore e potrai rivedere e portare dentro di te i volti delle persone care."
- Sono ritornato così nel presente ma ... una sbirciatina al futuro che male farebbe?