zanin roberto
Senatore
Italy
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Inserito - 20/07/2004 : 19:06:21
Domenica 18 luglio nello splendido scenario del cortile dell'Abbazia benedettina di Sesto al Reghena, Pordenone, Marco Paolini ha recitato con il consueto straordinario talento di narratore-giullare un collage di riflessioni, fondendosi con la musica del gruppo Mercanti di Liquore. Esperimento riuscito, vuoi per la caratteristica di commento della musica espressa, bello il pezzo "Lombardia", vuoi per la ricercata scenografia, fatta da luci rimbalzanti e colorate che disegnavano i volti dei protagonisti con un tocco surreale, vuoi per la scorrevolezza dello stile che molto ha di De Andrè. Micidiale a mio parere il concetto che Paolini ha espresso a proposito del bene naturale dell'acqua, DELL'ACQUA SIAMO CUSTODI E NON PADRONI... implorando ogniuno di noi a sottrarla alle leggi del mercato. Profondo conoscitore della etnia veneto-friulana ha divagato sulla polenta come veicolo e testimonial della fame, ha interpretato poesie di talenti locali come Tavan, o Marin fino a Rodari, spaziando come solo lui sa fare, (forse Grillo e poch'altri)nel concetto di Big Bang e nella democrazia estesione infinita di giustizia sociale. Due ore di spettacolo costruito sulla verità, con la semplicità e la limpidezza di chi non ha padroni. di Zanin Roberto
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