nubedimare
Viaggiatore
Italy
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Inserito - 13/09/2004 : 06:49:20
La ringrazio’ per quel regalo, le disse che nessuno aveva mai fatto qualcosa del genere per lui. La condusse sulla spiaggia, al chiaro di luna. Lei penso’ che quel posto non sarebbe potuto essere piu’ bello nemmeno se fosse stato dipinto. Si vedeva la via lattea sopra le loro teste e la luna si specchiava nel calmissimo oceano che bagna Adelaide. Il rumore del suo respiro funzionava perfettamente a ritmo con le onde del mare che, con una dolcissima lentezza, s’infrangevano sulla spiaggia completamente buia e deserta, quasi attente a non disturbare quel silenzio. Era la seconda volta che lo vedeva. Era stato un incontro, il loro. Si chiama incontro quando due persone vengono a contatto, cosi’, perche’ succede e basta. E da quell’incontro che succede e basta inizia la storia, e’ da li’ che comincia la favola. Lui si tolse la giacca e gliela mise sulle spalle, a lei, che aveva freddo. Lei penso’ che fosse davvero bello avere addosso la sua giacca, e si ricordo’ che lui lo aveva gia’ fatto, una volta. E il fatto che lui abbia replicato quel gesto glielo fece venire in mente, e ne fu felice, perche’ se ne stava dimenticando. Era come rivivere un sogno...le loro voci erano tenui, come per non disturbare la voce del mare, quel freddo e dolce buio. Lei gli racconto’ di amarlo. Disse che non sapeva che cosa fosse l’amore, ma quel poco che conosceva le parlava di lui. Disse che lo rispettava, che non voleva cambiare la sua vita o convincerlo a lasciare tutto. Disse che lo capiva, che voleva solo essere un po’ parte di lui, voleva essere tra i nomi di quelle persone che si incrociano e non si dimenticano. Un piccolo rettangolo di quel grande puzzle che sono i suoi ricordi...e non solo i suoi ricordi, ma anche il suo domani, in un qualche modo... Lui la ascolto’ con interesse...non si guardavano negli occhi, perche’ non ce n’era bisogno...non perche’ non ne avessero il coraggio. Lui era fermo...la ascoltava...e lei stava ancora parlando quando lui si volto’...e le diede un bacio. Poi le chiese scusa. La prese per mano e insieme tornarono alla macchina, vicini con anima e cuore, ma senza parole. Devo andare....ti porto a casa...la mia ragazza mi aspetta. Mi dispiace.
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