-IN CHAT
Maschere su maschere
celano umanità disperse
alla ricerca di cosa
che della vita
ha solo l’odore.
Parole facili
ad innescare passioni
di sentimenti vuote
che del virtuale si nutrono
e di menzogna vivono.
Inganni di personalità fallaci
che nel rumore del nulla,
credono di trovare
del mondo il senso
e della vita il verso.
Emme o effe?
È il ritornello,
e d’anni quanti n’hai?
Da dove mandi il tuo sentire?
Da dove digiti in realtà?
Digitare diventa il verbo,
di solitudine maestro,
maschera dell’essere
che d’inganni svuota il cuore
e offende il tempo.
Chattare t’aggrada,
quale surrogato dell’umano sentire,
di spirito povero
e d’affetto scevro,
col solo scopo di bruciare l’ore,
che a sera ti conducono.
yama