Come ghigliottina
cadde il sipario del sonno
sullo stremo dei pensieri
del giorno
e il sogno aprì le porte
alla morte
per i giri di provaLa muta voce violò la coscienza
e nella nebbia la lama
inseguiva le teste
di erranti poeti
che driblavano
la nefasta figura
che anche in vita
s'era posta nuvola al sole
per le misere gioie del giorno
Il sudore ruppe gli argini
delle palpebre chiuse
si schiusero le finestre
dell'anima
mentre un corvo
sul davanzale
si dileguò nel freddo inverno
come messaggero
che avverte le vittime
e gracchiò un nome
.....il tormentatore......
Sveglio...in lapide posi
per la sinistra figura:
Che l'inferno a corto di ossigeno
ne inghiotta la voce
renda arrosto la sua figura
in anticipo nella mano maldestra
la penna
...che sia nullo il ricordo
noia il rimpianto
di ognuno che l'ha conosciuto
nell'unica traccia di un
noioso sbadiglio
...nelle ombre del tempo
nulla ogni memoria
del suo lascito di anima tetra
..........amen..............
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Dal volume:Soste precarie
michael santhers