Portano ancora
il rimpianto
gli ulivi
per lo scarso riparo
al figlio del padre dei cieliArgentei
come i tuoi segni del tempo
ai capelli di seta
riflettono le foglie
i raggi rubati
tra scaglie di nuvole
in quest'autunno maldestro
che prepara maligno
al precario le vite
Scivolosi i rami
scoraggiano ogni animale
per appigli di sosta
mostrano un'anima
in un unica faccia
ai fatti di vita
che offrono lettura
di pagine bianche
Sono fiori di cuori
che hanno chiuso le porte
e gettato le chiavi
ma per dovere donano il frutto
Amore
questa è la pianta
che assistette all'ultimo bacio
nel tuo bisbiglìo
del laconico addio
all'ombra di luna mansueta
che consegnò l'eterno silenzio
..........agli ulivi..............
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Dal volume:Soste precarie
michael santhers