marco vedrietti.
Villeggiante
Italy
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Inserito - 19/10/2004 : 01:26:09
personaggi: lui_ che racconta l'altro_ che ha subito lei_che viene tratteggiata il terzo_il quale, parimenti solo tratteggiato, farà una brutta fine il quarto_ scarsamente pervenutoSi dice che una cosa è strana quando non si sa come meglio definirla, e lui non sapeva come definire quell'amicizia, se non pensando com'era nata. Si era in un liceo classico, in una zona d'Italia dove i maschi che facevano il liceo classico erano definiti "le saponette", mentre le femmine erano erano valutate come normali esponenti del genere femminile, e quindi divise, con varie gradazioni, in più o meno appetibili. Lui non amava farsi dare della saponetta, ed aveva quindi organizzato manifestazioni e scioperi, era l'animatore di un sulfureo giornalino scolastico eccetera, non che la cosa gli fosse stata d'aiuto per mettersi con una delle esponenti della categoria "appetibili", che era sua compèagna di classe, bella, femminile e misteriosa (lo stesso mistero dei gatti, che sembrano persi a contemplare l'infinito ed invece non pensano a niente). L'altro era arrivato all'inizio dell'ultimo anno, ed era arrivato perché stava con lei. Lui ebbe un morsino di gelosia, ma ben presto capì che,in quel caso, un amico valeva bene la donna, e con quell'amico fu gentile. L'altro aveva due anni di più, e veniva dal mondo vero, aveva lavorato, non solo studiato, aveva l'occhio triste e consapevole di certe brutture che lui poteva solo intuire. Finì male, l'altro fu bocciato, e lui potè solo indignarsi: aveva un nome adeguato solo alla propria promozione, non era un beneficio estendibile. Lui e lei furono universitari, l'altro no, mollò, ma rimase insieme a lei, e lui gli restò amico e per quanto poteva vicino. Vicino come un vampiro, perchè nel frattempo, come é nella natura delle cose, lei, nella sede universitaria, was experiencing, come avrebbe detto Jimi Hendrix, così, esperienza dopo esperienza, lo mollò, e lo mollò male. L'altro ne uscì devastato, dall'amore tradito, dalla sottolineatura della differenza fra lui che suonava la batteria e faceva il cameriere ed il terzo che faceva lo psicologo, e la storia fra loro era iniziata con il terzo che incrociava lei in bicicletta, e l'altro, cosa poteva fare per impedirlo? poco, nulla, ma la cosa non lo consolava, per niente. Lui e l'altro uscirono una sera, con macchine scassate ed affrontarono la nebbia per giungere ad un locale bello e romito in mezzo alla campagna. A lui interessava dell'amico: cosa faceva? come andava la musica? ed il camerierato? e la vita? Tutto male, gli andava, in funzione di lei che lo aveva scaricato per uno più vecchio, basso, brizzolato, ma inesorabilmente, tragicamente, di un altro mondo, al quale lui nonm poteva aspirare. In quella notte lontana e nebbiosa, l'altro, che parlava normalmente, si interruppe con una smorfia di dolore, lui gli chiese cosa c'era, e l'altro gli rispose, con un sorriso tristre, che il pensiero di lei con il terzo, in quel momento, lo aveva straziato dentro. Accidenti amico, pensò e, forse, disse lui, non posso farci niente, resta qui ad insegnarmi come si fa vivere, l'altro fece un altro sorrso triste, e qualche tempo dopo partì, destinazione belgio.Dove rimase, a suonare il jazz e fare il cameriere. Dopo anni, sono tutti a posto, ma lui aveva perso l'amico, l'altro aveva perso un amore ed un pezzo di anima, necessario per schiodarsi, le aveva esperienziato, il terzo era stato giubilato, e lei era diventata serenamente psicologa e madre, con il fodamentale contributo di un quarto (per la seconda delle due). Ostinatamente indifferente, il sole sorgeva ogni mattino, con o senza nubi, in tutta europa, in tutto il mondo, non su tutti i cuori.
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