-BELLA EPOQUE
Scorre lento il tempo e senza affanni
in questo antico albergo delle terme.
Nell’attesa del pranzo
immagino sfilare figure in bianco e nero
coi baffi curati e l’orologio nel taschino
e lini bianchi e frusciare di sete e crinoline
e crocchie elaborate su colli slanciati.
Di sommesso vociare sento pervadere
gli eleganti salotti dai soffitti alti e intarsiati
e candide tende svolazzanti sul loggiato
affacciato sul parco dei larici.
Nel salone adiacente scricchiola il parquet
ai passi rapidi dei camerieri indaffarati
a rifinire l’apparecchiatura nei riflessi
dei mille e mille strass dei lampadari.
Il cordone rosso è tolto, si può entrare.
Svaniscono i fantasmmi in bianco e nero
sostituiti da clienti vocianti in braghe corte.
Peccato
comunque è l’ora, si va a mangiare.
yama